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Conosci Stuart Phillips? O fai come lui, o fai come me!

StuartPrendo spunto dal post di Facebook di un mio collega Saulle Mauro che ha postato una notizia che riguarda Stuart Phillips, puoi andare a vedertela sul suo profilo.

Sostanzialmente il buon Stuart ha fatto notizia perché ha a listino il taglio di capelli più costoso al mondo: 25.000 euro!!!

Un salone che invece ha il taglio a 20,00 euro può permettersi forse due settimane di ferie all’anno e per le restanti 52 settimane deve fare 5 tagli al giorno su 1250 clienti per in cassare quello che Stuart incassa con un unico taglio.

Non so cosa stai pensando, ma se anche tu ti spacchi la schiena 12 ore al giorno e magari il tuo taglio non e’ nemmeno 20,00 euro ti consiglio di riconsiderare come stai lavorando oggi.

Te la faccio brutale ma facile da capire, se anche tu:

  • lavori molte, troppe ore, ma non tutti i giorni e non riesci a gestire l’agenda
  • ti ritrovi in banca troppo poco rispetto a quanto veramente dai nel lavoro
  • ogni trimestre il commercialista ti fa piangere con i versamenti IVA
  • hai un herpes su tutte le chiappe che si chiama F24
  • ti capita di saltare qualche scadenza, o doverla posticipare con i fornitori e non l’avevi mai fatto prima
  • ti capita di rimandare qualche acquisto personale per pagare le spese del salone, e non ti era mia successo prima
  • stai per perdere la tua lavorante, dopo averla formata e plasmata per 5 anni, perché quando diventerà operaia non portai più permettertela
  • ti spupazzi tutte le turbe e le problematiche delle tue clienti a incasso zero

e se oltre a questa situazione difficile hai delle problematiche tecniche tipo:

1. Problemi di copertura di capelli bianchi sempre più difficili e porosi

2. Problemi di durata del colore su lunghezze e punte che mascheri con tecniche adeguate e quindi le lunghezze non uniformi diventano di tendenza

3. Problematiche con i biondi e i superschiarenti che restano eccessivamente caldi

4. Problematiche con i biondi e i superschiarenti che per diventare perfetti sacrificano la struttura dei capelli delle tue clienti bionde seccandoli e rendendoli difficili da gestire

5. Colori ancora pettinando lunghezze e punte con un unico colore o utilizzi un riflesso a bassi volumi, magari utilizzando due aziende diverse per colore e per il riflesso

4. Alcune clienti le vedi molto più raramente con ricrescite importanti mentre il tuo listino prezzi è invariato da diversi mesi se non anni

sei stata/o anche tu vittima dei tempi.

Ti hanno portato in salone una colorazione standard (intendo buona ma a sola tecnologia alcalina dato che il riflessante comunque muove la base naturale delle tue clienti), ti hanno fatto sviluppare tutta la parte trattante, inserito servizi aggiuntivi come unghie, trucco e abbronzature e oggi sei indistinta/o come tutti i tuoi concorrenti.

Continui a lavorare nello stesso modo da tempo confidando nei consigli dei tuoi fornitori che non ultimo ti stanno facendo fare corsi di marketing per insegnarti a vendere meglio i servizi.

Oggi sono arrivati a proporti il coaching, ovvero ti considerano talmente incapace da doverti affiancare una persona che ti spieghi passo passo cosa fare, come, quando.

Se mi leggi da un pochino sai che non ho nulla contro questi formatori, a patto che:

a) si siano presentati da soli o li abbia cercati e trovati tu senza intermediazione di aziende

b) durante i loro corsi, se sono veri professionisti, non parlano di prodotto che deve rimanere una scelta qualitativa esclusivamente tua

Se non ci sono questi due presupposti apri gli occhi e parati il didietro, o stai frequentando un corso che ti ha proposto un’azienda, magari pagandolo in prodotti, o il formatore che incontri durante i tuoi importanti fine settimana ha degli interessi – non eticamente in linea con quello che ti racconta.

E’ sempre colpa tua, mai dei limiti colore che hai comprato assieme al prodotto dei tuoi fornitori.

Corri come un/a pazzo/a, senza fermarti nemmeno la domenica o il lunedì, ma e’ come se tu fossi dentro una ruota che gira sempre più veloce ma non ti fa salire in alto, è chiusa dentro una gabbia e quel che è peggio è che:

– ne’ il tuo conto in banca sale, non più come una volta

– ne’ il tuo salone agli occhi delle clienti o dei colleghi sale, distinguendosi dai concorrenti

Cosa fa veramente guadagnare un salone?

– Non puoi farti pagare i servizi a tempo, saresti fuori mercato

– Non puoi continuare a lavorare sotto costo o in perdita altrimenti:

A) cercherai il fornitore meno caro senza poterti permettere di valutare serenamente la qualità da proporre alle tue clienti

B) ridurrai sempre di più il tuo margine di guadagno fino a  non poter più garantire un certo tipo di servizio, un certo tipo di ambiente, una professionalità costantemente aggiornata.

Bene, preparati perché ci sono aziende, ridotte peggio di te, che nei prossimi mesi ti visiteranno proponendoti prodotti in deposito o conto vendita, magari ti permetteranno di rimanere qualche altro anno nel mercato. Senza più personalità o la voglia che ti ha spinta/o a fare questo lavoro.

Una alternativa potrebbe essere quella di individuare colleghi che come te hanno problematiche sui clienti e tecniche e unire gli sforzi (e i clienti) per cercare di restare sul mercato magari con forme associative di vario genere … ma era questo quello che volevi quando hai aperto?

Se invece vuoi costruirti un futuro solido e ricco di soddisfazioni devi sapere con certezza dove sono i soldi che le tue clienti spenderanno nei prossimi anni. Devi fare come me e il mio “sistema colore”, inizia a fare “concorrenza sleale” a concorrenti che magari ora non stai nemmeno considerando:

– offri alle clienti servizi colori indimenticabili e fai in modo che spendano da te anziché comprarsi l’ultimo i-phone

– offri alle bionde servizi colore anche il giorno della piega superando le loro aspettative e convincile a spendere nel tuo salone al posto di comprare un’altro paio di Christian Louboutin

– offri alle clienti servizi esclusivi nel nome e nell’appagamento delle loro aspettative e mettiti nella condizione di farLe spendere da te i soldi che avrebbe speso in profumeria

– inserisci a listino servizi premium che stacchino la concorrenza diretta dei saloni che offrono solo servizi standard e uguali a tutti gli altri saloni di zona

Stuart lo ha capito e per questo motivo si fa pagare tutti quei soldi un taglio.

Io aggiungo che una volta accorciate le lunghezze  e punte, una volta tagliate via e buttate nel cestino, non varranno più nulla per te. Fine del gioco … addio servizi d’oro per lunghezze e punte.

Non le potrai mai più colorare, non le potrai mai più trattare o piegare, non le potrai mai più decolorare e ricolorare un’altra volta, FINE! Marciranno nella spazzatura e con loro butterai via servizi su servizi.

Oltre a quel “maledetto” taglio, non potrai mai più proporre (fino a quando non ricresceranno della giusta lunghezza – quindi parliamo di mesi) servizi colore specifici per lunghezze e punte a quella cliente che spenderà i suoi soldini NON nel tuo salone ma nelle boutique, negli outlet, o dal macellaio o dove meglio vorrà: MA NON DA TE.

Quando parlo di un “sistema colore” non sto parlando di quello che fai tutti i giorni, sto parlando di un “sistema colore” che ti permette di offrire servizi altamente fidelizzanti e remunerativi, un sistema colore che non ha nulla a che vedere con i servizi standard e d’attesa ma vive di servizi premium e di proposta.

Se una cliente non accetta un servizio e’ perché non ritiene di valore quel servizio per i suoi capelli, altrimenti lo farebbe, come quando compra telefonini, borse o scarpe.

I soldi non sono mai un problema, se lo sono c’e’ un’altro problema e lo devi cercare nel rapporto tra i servizi che proponi e le clienti che attiri nel tuo salone, ed anche questo con il gusto atteggiamento e la propensione al cambiamento è migliorabile.

Come mai la cliente ti chiede la copertura? La copertura e’ per lei un valore:

– la fa sentire più giovane

– le toglie l’imbarazzo dei capelli bianchi nonostante la giovane eta’

– si ricorda piacevolmente del tuo servizio che le risolve un problema.

E la secchezza di lunghezze e punte? E la durata sulle lunghezze e punte? E la  pienezza naturale del capello trattato? Se non puoi garantire questo le clienti continueranno a dirti di NO, a inventare scuse, a colorarsi a casa, a lasciarti per provare tuoi concorrenti.

Se non puoi garantire con un “sistema colore” una serie di servizi premium e mirati a sorpassare le aspettative delle tue clienti, non puoi pianificare un futuro sereno e prospero ma attendere con ansia la prossima telefonata del commercialista o peggio ancora della banca.

ITALIA: più donne con i capelli lunghi, allarme produttori forbici!

conchitaScrivo questo articolo traendo spunto da una notizia scovata  sull’ANSA  in merito a un fenomeno che interessa molto da vicino la tua categoria, almeno per chi è unisex.

E’ da un po’ di tempo infatti che si sente un’ondata di cambiamento nel settore maschile dei saloni, nuove tendenze, nuovi servizi: è ormai ufficiale che va di moda la barba. Riviste di gossip , giornali di settore e alcune aziende puntano il focus su quello che sembra essere un “nuovo mercato” dove buttarsi a capofitto per poter invertire le sorti di questo periodo insano.

Figuriamoci per chi è poi un barbiere puro! Fuoco scintille e fiamme, organizzandosi bene con i tempi, via a nuovi incassi che volano tra taglio, rifinitura barba e in più crema per la pelle.

Le aziende di lamette in giro per il mondo stanno tremando al solo pensiero che prenda piede la figura di un uomo bello con la barba, questa tendenza costerà qualche milione di euro ai colossi… poi qualcosina perderanno anche le aziende che vendono il dopobarba, no?!

Ecco, questo è lo specchio della crisi che dal 2008 ad oggi attanaglia anche il tuo salone, il messaggio è: c’è chi scende e c’è chi sale!

A fronte di una diminuzione importante di vendita di lamette e dopobarba probabilmente i saloni più attenti e le aziende che vendono creme per la pelle godranno come dei mandrilli. D’altronde stiamo parlando di un mercato di miliardi di dollari.

E tu come approfitterai di questa tendenza? Sei già attrezzata/o per accogliere i nuovi barboni? Probabilmente già da qualche tempo ricevi visite di qualche centinaio di rappresentanti di pomate da barba, che ti proporrà sicuramente di allestire un angolo appositamente creato perché devi essere pronta/o a cogliere questa ricchissima opportunità.

Così dopo la piccola estetica (baffetti e ciglia), le unghie, i trucchi, lo spray abbronzante devi prepararti ad allestire e ad investire ancora una volta per il tuo salone in un angolo stile “Barbershop”. Preparati ad essere usata dall’ennesima multinazionale che NON vende solo ai parrucchieri ma che li UTILIZZA come mezzo di promozione pubblicitaria …

Non mi verrai mica a dire che non sai che il 99% dei venditori che ti vengono a trovare con le soluzioni barba uomo vendono per aziende che il grosso del fatturato lo fanno con il MASS MARKET e le Profumerie?! Si, si, proprio i tuoi concorrenti indiretti. Ma come ben sai per me è questione di scelte.

Faccio un esempio a caso tra i tanti: se a Vicenza un noto marchio maschile è già ben piazzato a livello profumerie, sarà ovvio che comincerà a bussare alle porte dei saloni perché questi siano la cassa di risonanza del loro marketing (che come sai – se segui il mio blog – ti ammazzerà se non lo sai fare bene).

barba-ansa

Quello che hai fatto per anni è stato adeguarti ad esigenze di mercato che ti dicevano provenire dall’America e che l’azienda di turno ti spacciava per l’assoluta tendenza moda da cavalcare, e più di qualche volta l’hai cavalcata e incassato anche il risultato… non dico di no.

Attenzione! Fermo subito ogni pensiero maligno riguardo a quello che sto scrivendo, non sto dicendo che questo non va bene, sto dicendo che:

  • va bene se sei un salone maschile, un barbiere,
  • va bene se sei un unisex e hai già un certo numero di clienti maschili acquisiti che ti seguono anche nei consigli moda e ai quali puoi proporre di far crescere la barba attrezzandoti per farlo, sia dal punto di vista tecnico che pratico
  • va bene se il tuo fornitore ti RISPETTA vendendo SOLO a te qualcosa che ti aiuti davvero a distinguerti e non a a fare da cartellone pubblicitario per le sue vendite nelle PROFUMERIE e nel MASS MARKET

Cerco di fartela più facile: cosa ti distingue oggi tra i 10 concorrenti di zona? Cosa fa in modo che il nuovo cliente scelga te piuttosto che il salone a te più vicino? In quale servizio tra i tanti  sei la/il numero uno o sei riconosciuta/o come il punto di riferimento? Nelle barbe da uomo? O intendi diventarlo/a per riempire quei buchi che tanto ti fanno male da mettere in crisi addirittura la tua voglia di continuare a fare questo lavoro tartassata/o da tasse e balzelli di tutti i tipi e con i costi in aumento che incalzano il tuo listino?

Inserire nuovi servizi in salone, che siano affini ma non pertinenti al tuo settore principale è stato per anni sicuramente una soluzione per poter offrire ai tue clienti un pacchetto servizi che cercasse di fidelizzarli e li portasse a spendere qualcosa in più il giorno del servizio nel tuo salone.

Questo è stato un sistema che ha certamente funzionato molto bene a partire dagli anni ’80 per tutti i ’90 e  fino al 2008 quando qualcosa è cambiato. E queste soluzioni hanno man mano diminuito la loro forza diventando quasi un’arma a doppio taglio, tranne che per chi te la vende.

Non che nel 2008 sia arrivata la crisi, io preferisco leggere gli eventi economici nel senso che ci sono stati dei fenomeni economici,  sociali, imposti dai governi  che hanno semplicemente cambiato il modo con il quale le persone acquistavano.

Questo è un blog sui servizi colore nei saloni per parrucchieri e a me non interessa chi sta fregando chi, chi sta svendendo chi, chi specula su chi. Mi interessa solo far prosperare i saloni al di là di qualsiasi paranoia politico-sociale tu abbia, che è legittimo avere, ma qui parliamo di come fare incassi importanti nonostante tutto.

Se vuoi rimanere in questo mercato devi sicuramente specializzarti, nel senso che se ti piacciono molto le barbe ma non hai un numero di maschietti che già spendono nel tuo salone – per il taglio o per l’anti-caduta –  o non sei un barbiere ma un unisex, dovresti valutare bene se utilizzare questo sistema per cercare di far tornare i conti o rinnovare accettando un cambiamento in qualcosa che ormai è scontato come il colore.

Da domani mattina ti reinventi “Barbershop”, che non è da tutti, attirando clientela maschile? Dunque se capisco bene in questo momento si fanno meno servizi perché i clienti allungano i tempi o saltano addirittura un passaggio, e la soluzione è cambiare stile al salone.

Una volta si apriva un salone per signora o un barbiere, poi sono nati gli unisex, ora la mutazione è quasi terminata … ma non è che i fornitori di colore non sanno più cosa inventarsi e ti passano l’ennesima impronta generalista come oro colato?

Se le barbe che crescono sono un affare per il tuo salone, figuriamoci i capelli lunghi delle tue clienti allora! Segui i miei consigli, non tagliare più nemmeno quelli, futuro prosperità e incassi garantiti se hai il giusto “sistema colore” che non li brasi a lungo termine!

L’articolo in questione: “USA: più uomini con la barba, allarme produttori lamette” – del quale ho camuffato il titolo – contiene dei passaggi che sono indicativi di ciò che un salone per signora deve fare oggi per posizionarsi in questo nuovo mercato cambiato, a prescindere dalle barbe dei maschietti.

Vorrei farti riflettere sui numeri di cui parla l’articolo considerando che il giornalista –  non mi interessa se volontariamente o meno – indica la nuova tendenza si come moda ma anche come voglia da parte del maschietto di risparmiare contro il rincaro delle lamette.

In soldoni su un giro di affari di 2,3 miliardi di dollari, le aziende che vendono prodotti per la cura della pelle sono in crescita del 7% che tradotto in termini di mercato sono 161 MILIONI di dollari … che i poveri maschietti con la barba, volendo risparmiare, spendono altrove e NON in LAMETTE!

IL MIO TITOLO PROVOCATORIO NASCONDE UN DATO DI CUI HO GIA’ PARLATO E CHE POTREBBE FARTI DIVENTARE RICCO NEI PROSSIMI 20 ANNI

Se è da un po’ che segui il mio blog e se hai sbirciato dentro al gruppo Facebook SpecialistadelColore, sai che io sono un fanatico ultrà dei capelli lunghi, semplicemente per un motivo: il “sistema colore” che propongo è specializzato in servizi fidelizzanti e altamente remunerativi per medie lunghezze e punte e sta facendo attualmente prosperare diversi saloni che anche grazie a questa crisi stanno diventando il punto di riferimento nella loro zona di lavoro.

Altri saloni li stiamo facendo resistere in questa fase di cambiamento e pure perdendo passaggi cassa importanti stanno replicando successi  e numeri in termini di utile di quando la crisi era solo un sentore.

Se mi segui da un po’, sai che sono contro il taglio delle medie lunghezze e punte perché accorciando i capelli alle tue clienti (salvo eccezioni per carità!) butti assieme a loro nella spazzatura una montagna di euro.

Per darti solo una misura di paragone, un salone che fa 3 colori al giorno, tagliando lunghezze e punte, in un mese butta via minimo 1.080,0 euro!! Che sono quasi 13.000 euro all’anno e se per caso di colori in media ne fai 6 anziché 3 sono lo stipendio di una delle tue lavoranti che oggi invece quando passa da apprendista ad operaia la devi lasciare a casa perché ti costa troppo, spingendola ad andare a lavorare da un tuo concorrente dopo che l’hai formata tu.

Il dato che ti ho dato è in più rispetto al tuo normale incasso colore attuale.

Con questo non sto dicendoti di non offrire il taglio come servizio – ci mancherebbe! – ma di riflettere molto bene prima di sfilare troppo o spingere un cambiamento che a te piace ma che ti fa rimettere un mucchio di soldi.

Come fare i soldi con le lunghezze e punte oltre ed in maniera  ben più remunerativa che con i trattamenti, senza escludere i trattamenti, quindi incassare veramente un botto di più?

Offrendo servizi colore bilanciati su medie lunghezze e punte, che NON sono una di queste cose:

  • NON sono quelli che le tue clienti non accettano perché scaricano dopo tre lavaggi
  • NON sono quelli che hanno una cartella differente rispetto al colore ad ossidazione alcalina che usi per la copertura
  • NON sono quelli del demipermanente a bassi volumi di acqua ossigenata
  • NON sono quelli del demipermanente che ti dà copertura come se fosse un colore
  • NON sono complessi da scegliere come nell’applicare un colore
  • NON sono impossibili da proporre se la cliente ha già un colore diverso sulle lunghezze e punte

Se non hai nel tuo salone attualmente un “sistema colore”  che ti permetta di fare questo, stai correndo un grosso rischio, magari non lo stai percependo in quanto tra un alto e un basso anche tu pareggi i conti di fine mese a forza di copertura che va sempre bene, ma il calo è in agguato, cerca di fare altre valutazioni.

Chiediti in che cosa sei specializzata/o oggi agli occhi delle clienti:

  • per i tuoi tagli?
  • per i tuoi colori?
  • per i trattamenti?
  • per la piccola estetica?
  • per le unghie?
  • per i trucchi?
  • per gli spray abbronzanti?
  • per le barbe irlandesi?

E subito dopo fatti la stessa domanda rispetto alla tua concorrenza: loro in che cosa si distinguono rispetto a te? E quindi la cliente come fa a scegliere te o scegliere loro?

In questo contesto hai due soluzioni che possono garantirti un futuro sereno e fuori dalle tempeste del prezzo al ribasso, degli sconti e dei coupon:

1 . Specializzarti e farti riconoscere come scelta “obbligata” nel caso la cliente voglia un determinato risultato, ad esempio se vuoi fare questo nel mondo colore – che è anche il più remunerativo e prestigioso nei confronti delle clienti – devi avere un vero e proprio “sistema colore” che nelle tue mani ti permetta di sfruttare quel margine del 95% che non stai sfruttando.

  1. Accettare un cambiamento e cominciare a lavorare per attrarre il giusto cliente per te. Iniziare cioè a lavorare sulla tua comunicazione, legandola alla tua specializzazione per fare in modo che nel tuo salone entrino clienti il più in linea possibile con la tua persona e con i servizi che offri, che dovrebbero essere lo specchio della tua filosofia sul capello.

Se non ti decidi a fare questo perché il tuo mercato è diverso, perché le tue clienti sono diverse, perché tu sei comunque arrivata/o e sai già fare tutte queste cose, o meglio ancora di tutte queste cose non hai bisogno: vuol dire che il tuo salone è uno di quelli che attualmente stanno lavorando meglio e per il momento tutto ti sembra a posto.

…Tranne quella cosa nella pancia che ti ha portato sul mio blog! Quindi continua a seguirmi! Nel frattempo ti auguro buoni incassi.

Come e quanto ti fa guadagnare attualmente il colore?

Grafico coloreAnche per il tuo salone la maggior parte del fatturato colore e’ ad ossidazione?

Se anche per te il servizio di copertura dei capelli bianchi è legge, il colore ad ossidazione e’ sicuramente un’ottima risposta e un guadagno sicuro.

Ma se anche tu in certi casi hai problematiche nella gestione dei servizi tecnici che includono anche la copertura o che includono non solo la copertura, potresti esserti già trovata/o in una di queste situazioni:

– cliente nuova in salone con ricrescita di oltre il 50% di capelli bianchi da coprire e vecchio colore sulle lunghezze e punte ormai piombato e ti chiede una nuova luminosità

– tua cliente acquisita da diverso tempo con molte meches su lunghezze e punte che chiede di poter disciplinare meglio i suoi capelli

– tua cliente colore acquisita che e’ sicuramente fidelizzata ma che non accetta mai cambiamenti di colore o, peggio ancora, alla quale tu non proponi mai cambiamenti di colore perché sai che non li accetta

In tutti questi tre casi la cliente ti chiede sempre un servizio che prevale ovvero la copertura dei capelli bianchi. In che modo guadagnare di più su queste clienti?

Se segui da un po’ il mio blog sai anche che il “sistema colore” che propongo di mettere all’opera e’ focalizzato per la maggiore sulle lunghezze e punte.

Questo non perché la copertura sia meno importante, ma perché e’ considerata spesso – posto il requisito minimo indispensabile per rimanere sul mercato che e’ appunto la copertura – considerata una banalità, un semplice servizio di routine.

Quindi se e anche tu:

– spesso deleghi ai collaboratori l’applicazione del colore in ricrescita
– accetti una mascheratura parzialmente coprente sulle bionde perché hanno capelli molto destrutturati
– proponi qualche volta “il solito” perché sarebbe fiato sprecato

Hai un problema.

E’ altamente probabile, se non quasi certo, che la problematica derivi dai semipermanenti che stai attualmente utilizzando in salone, o peggio ancora attualmente utilizzi solo il semplice colore ad ossidazione alcalina. Se parliamo di semipermanenti:

– potrebbero essere una semplice “derivazione” del colore a sola ossidazione del tuo fornitore, solo utilizzati con volumi più bassi ma sempre ad ossidazione alcalina

– potrebbero essere, al contrario, troppo poco mordenzanti e quindi di breve durata e creare problematiche di durata o barrature

– potrebbero non essere del fornitore che ti vende i colori ad ossidazione, oppure te li vende sempre lui ma ti vende anche un’altra cartella colori diversa, creando:

1.  confusione comunicativa per la consulenza alla cliente

2.  complicazione nella scelta dei colori da parte del personale meno esperto in salone

3.  maggiore complessità nel ragionamento colore che deve fare il colorista del salone

I semipermanenti spesso hanno problematiche con i bianchi, proprio per un limite tecnico dovuto al tentativo di gestire la struttura del capello in modo diverso, più delicato per capirci, meno aggressivo.

Se attualmente nel tuo salone non utilizzi un “sistema colore” che ti permetta di gestire diversamente e con risultato garantito questa struttura evitando le problematiche viste fino a qui potrebbe essere in pericolo la tua reputazione e quindi il tuo futuro.

Se senti anche tu il bisogno di differenziarti rispetto agli altri tuoi 10 concorrenti di zona devi farlo partendo dalla copertura e dalla gestione, tramite il colore, di quelle differenze di porosità e saturazione che presentano lunghezze e punte.

Non voglio credere che tu sia ingenua/o a tal punto da credere che ci sia nel circondario un tuo collega o concorrente (vedila come ti fa sentire più a tuo agio) che non possa coprire i capelli bianchi.

Poi puoi sicuramente ritenerti più di moda, più esperta/o, più tecnica/o, con maggior gusto, con più anni di esperienza di lui o lei, ma spero che tu non pensi che le tue potenziali nuove clienti vengano da te perché gli altri parrucchieri hanno problemi di copertura. L’eccezione c’è e ci sarà sempre, ma cerca di capire il succo del discorso: in cosa veramente sei diversa/o dai tuoi concorrenti? Dal nome del fornitore? Da come tagli? Da come acconci? Da come colore? In che cosa ti differenzi nei servizi colore?

Devi valutare piuttosto se il tuo attuale “sistema colore” ti permetta o ti sta permettendo di differenziarti dagli altri 10 tuoi concorrenti di zona in termini di quello che riesci – tramite il “sistema colore” – a proporre alle clienti che ritieni “tue” e alle potenziali clienti nuove.

– ti fa fare incassi che ti soddisfano?
– ti fa sentire bene rispetto ai colleghi in zona?
– risolve le problematiche colore che ti si presentano in salone?
– stai guadagnando sul colore di tutta la testa?
– potresti guadagnare di più nella copertura dei capelli bianchi o con i colori naturali?

Quando ti trovi in salone una cliente nuova che ha un colore che non conosci, della concorrenza o fatto in casa – che e’ sempre concorrenza a meno che tu non utilizzi un colore di quelli che vendono a te e ai supermercati -, ha la ricrescita da coprire e le punte piombate come ti comporti?

– potrebbe esserci un metodo più veloce che garantisca un risultato certo rispetto al decapaggio?

– potrebbe esserci un sistema più delicato al posto del colore a semplice ossidazione?
– hai un “sistema colore”per catturare definitivamente quella cliente e per garantire incassi multipli al tuo salone?

– hai un “sistema colore” più veloce che ti permetta di risolvere la problematica di lucentezza in un unico passaggio e che duri fino al suo prossimo servizio colore?

Ma sopratutto hai un “sistema colore” che ti permette di attrarre nel tuo salone le clienti che vorresti? Qual’e’ il tuo target?

– nel tuo salone vuoi le clienti che devono risparmiare perché c’e’ la crisi?
– o vuoi le clienti che la crisi la leggono solo sul giornale o nemmeno?

Se pensi che sia la crisi il motivo di varie difficoltà che devi affrontare oggi tutti i giorni, sicuramente hai cannato blog.

Se pensi invece che ci siano sempre margini migliorabili e che la tua insoddisfazione non dipende tanto da te ma da limiti che hai comprato da altri allora e’ il momento di darsi da fare. La prima persona che deve accettare un cambiamento sei tu.

A volte molti acconciatori non si accorgono nemmeno che nei loro saloni entrano clienti che rispondono perfettamente con la loro idea di cliente ideale – pronta a spendere per i suoi capelli – ma sono loro per primi che non sono in grado di cogliere l’occasione.

Indaga bene qual’e’ il motivo principale della paura che ti prende e che ti frena in quell’occasione. Leggi anche come il colore può crearti o risolverti problemi di tipo economico.

Il bilanciamento radice e lunghezze oggi lo fanno in molti. Chi pettina le lunghezze con il colore ad ossidazione o un riflessante derivato da quel colore (quindi sempre alcalino) che risultato ha come crescita personale?  Che risultato ha in zona come reputazione in merito alla struttura del capello delle sue clienti? A prescindere dall’età delle clienti.

Sicuramente ha soddisfatto l’esigenza della cliente che non voleva spendere molto, ma cos’ha fatto di diverso rispetto a quello che può fare la cliente stessa a casa sua? Una tecnica? E a livello di struttura?

Se hai paura di consigliare la cliente e sei indecisa/o sul risultato che ottieni perché non hai un “sistema colore” che ti permette di fare quello che vuoi come colorista ma ti impone dei limiti, anche e sopratutto di struttura, finisci nel banale, nella routine, diventi generalista. Per dirla in soldoni non ti distingui.

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Non ti distingui agli occhi delle potenziali nuove clienti, ma non per colpa tua, per colpa di limiti che hai comprato assieme al colore del tuo attuale fornitore e che non sapevi di averli in extra sconto.
Se spesso la paura e’ lavorare su una testa che ha già una tecnica di colore, che ha già un lavoro tecnico preesistente, tu solitamente di fronte a questa situazione cosa fai: proponi un cambiamento o proponi quello che la cliente ha già in testa?

Chi attualmente lavora di più come salone nel mercato attuale e’ perché propone un cambiamento, ha la capacità di osare, di consigliare e non vuole ne intende fare lavori banali.

Questo significa sacrificio e formazione continua, significa dotarsi di un “sistema colore” che ti faccia saltare giù dal letto tutte le mattine perché non vedi l’ora di poterti esprimere come ti vedi e ti senti senza limiti aggiunti.

Chiediti dove mietere il nuovo grano, dove hanno spostato il tuo formaggio e se hai già le giuste armi in salone per andartelo a prendere. Come capire, se hai intuito per il futuro, dove sono i soldi che pensi siano spariti con la crisi?  Quando smetterai di tagliare i capelli lunghi delle tue clienti allora sarai sulla strada buona.

Il tuo colore ha la FORZA DI SOSTENERE il tuo Listino?

forza-listino

Se anche tu vuoi differenziarti nel colore dagli altri 10 tuoi concorrenti di zona e attualmente sei in questa situazione:

– tutti e 10 coprite i capelli bianchi

– tutti e 10 usate colorazioni in tubo (stile dentifricio per capirci)

– tutti e 10 ritenete che “il tempo e’ denaro”

Se non sai in che cosa ti distingui veramente oggi, rispetto agli altri 10 tuoi colleghi, agli occhi delle potenziali clienti, hai un problema!

Se non ti specializzi in qualcosa di specifico per attrarre la clientela che desideri, il tuo futuro rimarra’ incerto e pieno di stenti:

NO Utili di fine anno per creare riserve / e forse nemmeno uno stipendio decente ogni mese;

NO crescita o mantenimento consolidato / e forse diminuzione e ridimensionamento fino alla chiusura;

NO tempo libero / e forse stress e frustrazione per mancanza di famiglia, figli, ferie;

Partiamo ad esempio dalla base: in che cosa sei diversa/o dai concorrenti rispetto alla ricrescita?

Ti capita di incrociare clienti nuove con “capelli di legno” o doppie punte che non riesci a fare crescere?

Le lunghezze e le punte delle tue clienti le gestisci con i trattanti, con il mondo salone che è definito come curativo, o hai un “sistema colore” che ti permette di ristrutturarle colore dopo colore?

Quando tagli i capelli corti alle tue clienti, hai idea di quanti servizi colore stai tagliando e buttando nella spazzatura? Hai mai pensato di valorizzare le medie lunghezze e punte delle tue clienti e offrire loro – tramite un “sistema colore” – capelli più  compatti e corposi invece di sfilarli?

Se tu li potessi solo scalare e lasciarti la possibilità di avere teste piene di lunghezze e di servizi futuri per il tuo salone, guadagneresti di più?

Fai questa riflessione in termini di gratitudine da parte delle clienti e poi in termini di servizi proponibili da parte del tuo salone. Questa soluzione è valida anche se non hai un “sistema colore” che sostenga e potenzi i trattamenti in salone, ovvero se hai il colore ad ossidazione che hanno anche tutti gli altri 10 tuoi concorrenti.

Vorresti accedere a una nicchia specifica di servizi che ti farà fare la differenza perché ti differenzia su medie lunghezze e punte? Sei pronta/o a cambiare?

Sei disposta/o a pagare un po’ di più per avere un po’ di più? O sei anche tu uno stupratore di capelli?

Riuscirai a resistere all’irrefrenabile impulso di tagliare i capelli, di buttare nel secchio della spazzatura migliaia di euro in un anno per la tua irrefrenabile voglia di forbici?

Hai mai pensato di proporre capelli lunghi per valorizzare l’idea di capello lungo delle tue clienti, con un “sistema colore” che ti permetta di offrire servizi specifici per capelli lunghi?

Essere belle a 20 anni e’ facile, esserlo a 60 con capelli lunghi com’è o come sarebbe?

Quanto costa? Questa una delle prime domande e tra le più ricorrenti nel momento in cui siamo di fronte ad una scelta.

In realtà devi decidere se cominciare ad utilizzare un “sistema colore” per soddisfare la tua sensibilità di colorista e differenziarti sul serio in piena autonomia rispetto ai tuoi concorrenti, più che preoccuparti di un prezzo che molti fornitori ti hanno insegnato a “scontare” perché non possono mantenere le promesse che ti fanno in merito al risultato.

Mettiamola cosi: ci sono fornitori che non sono realmente interessati a te come acconciatore, bensì alla tua vetrina, alla tua parlantina, al tuo profilo facebook, ecc., per poter vendere milioni di euro nei supermercati, ai grossisti, alle profumerie, al mass market, alle farmacie… e chi più ne ha più ne metta: c’è una sorta di patto con il diavolo di categoria!

Il patto è questo: sconto verso imbonimento, perché tutto il resto te lo fanno comunque pagare.

Vendono il colore a te e alle tue clienti tramite supermercati e profumerie o case più o meno grandi del parrucchiere, e poi tornano da te e ti dicono che comunque pagando mila euro questo corso, farai tecniche non replicabili dalle tue clienti autodidatte a casa e che fanno da sè.

E il prodotto, dal punto di vista tecnologico? Come si comporta a casa? Per caso si accorge che non è spremuto da mani sapienti di un professionista del colore che avendo un sogno, ha giocato tutte le sue carte e che:

  • ha speso anni della sua giovinezza a lavorare sottopagato da un titolare che gli insegnava un mestiere
  • ha speso anni a fare i corsi di abilitazione provinciali e regionali, pagandoli migliaia di euro
  • ha speso 126.000 mila euro di affitto in 15 anni di negozio,
  • ha speso 40.000 mila euro di arredamento e deve rispenderli per rinnovarsi
  • mantiene 2 lavoranti e dà la mancia a uno stagista, diventando il loro schiavo quando vanno in ferie o quando non vogliono aggiornarsi
  • lavora 12 ore al giorno per mangiare con gli spiccioli
  • dopo che gli hanno tolto un 65% di tasse

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Spesso in questi anni mi sono sentito chiedere – prima di altre richieste, o per fare un immediato raffronto – il prezzo: titolari che volevano sapere che prezzo “facciamo”, se c’e’ “l’uno più uno”, preoccupandosi di quanto pagheranno i prodotti per creare servizi.

PRODOTTO: che incide per un massimo del 15% delle tue spese!!!!

Penso che oggi un’azienda – per quanto leader in un settore – se oltre alla qualità non presenta al giusto prezzo le offerte utili a creare listini che abbiano la giusta attrattiva verso la clientela, può chiudere i battenti prima ancora di partire per l’avventura della vendita.

Il punto fondamentale per me in realtà e’ però un altro: in che modo posso supportarti e farti prosperare in questo periodo particolarmente burrascoso?

In che modo posso strutturare servizi e formazione per il salone distinguendolo tra gli altri 10 di zona fino ad arrivare ad un giusto orario di lavoro anche per te?

Quando hai aperto il tuo salone lo sapevi gia’ che saresti diventata/o lo schiavo della tua partita IVA? O pensavi che saresti diventata/o un artigiano imprenditore?

Come faccio a darti la certezza di farti trovare in mezzo a questa tempesta un porto sicuro dal quale progettare con più serenità il futuro che vuoi? Potendoti permettere di:

  • comprare il salone
  • non dover ricorrere sempre alle banche per un investimento
  • avere una casa per te e i tuoi figli
  • pagare l’università ai ragazzi
  • mantenere lo stile di vita che hai condotto fino ad oggi, prima della crisi, e magari migliorarlo ancora
  • avere tempo libero
  • Avere lavoranti motivati e grati

In questo caso il prezzo da pagare oggi e’ sicuramente caro in termini di lavoro duro, di aggiornamento continuo, di formazione e di riposizionamento costante rispetto alle nuove richieste delle clienti più esigenti.

In che modo otterrai dunque la marginalità che ti serve per i tuoi obiettivi complementari al tuo lavoro, scannando il tuo attuale  fornitore e comprando alle aste al ribasso?

Durante una trattativa di acquisto qual e’ la domanda più ricorrente che fai?
– quanto mi costa?
Oppure:
– quanto mi farà guadagnare?
– quanto valorizzerà il mio passaparola?
– quanto farà crescere la mia reputazione?
– mi permetterà di distinguermi dalla concorrenza locale?
– stimolerà il mio staff nel modo giusto?
– quanto smuove la mia passione?
– mi permetterà di essere contemporaneo?

A cosa presti maggiore attenzione quando fai una scelta che riguarda il cuore del tuo salone? Ai costi che dovrai sostenere o ai nuovi ricavi che andrai a generare?
Non ti sto dicendo che personalmente non sono attento a frenare i costi, ma:

  1. distingui i costi fissi da quelli operativi
  2. il focus principale e’ quello di accelerare i ricavi
  3. collega le tue mani al cuore e utilizzale con testa

Se vuoi sganciarti dai limiti delle aziende che ti forniscono solo il solito prodotto ad ossidazione alcalina, devi dotarti di un “sistema colore” che ti permetta di esprimerti liberamente come colorista senza vincoli di formulazione.

Che colori vuoi fare? O che colori ti puoi permettere di fare?

Attualmente se sei fortunata/o e non sei in mano a colorazioni terziste sei in una di queste due situazioni:

  • utilizzi una colorazione francese con un punto più di giallo, più calda rispetto alla base naturale delle tue clienti
  • utilizzi una colorazione tedesca con un punto in più di blu, verde più fredda rispetto alla base naturale delle tue clienti

Se vuoi un “sistema colore” che ti liberi, deve essere neutro: per esprimerti come colorista, e quindi distinguerti nel mercato con tuoi lavori personalizzati, devi poter decidere in autonomia cosa fare con il colore e la tecnologia del colore deve permetterti di muoverti nella direzione che più preferisci:

  • in termini di risultato – NO sorprese – NO viraggi
  • in termini di struttura – NO alcalinità – NO sacche d’aria – NO sbiadimenti

Una colorazione neutra non significa che il colore naturale ha il 33% di giallo, il 33% di blu 33% di rosso perché prevarrebbe il rosso … E questo lo sai

Una colorazione neutra non significa che dopo pochi lavaggi vira verso una colorazione calda, né ramata, né verde, ma semmai resta neutra.

NATURALE: non al pino intrecciato di baobab!

NATURALE come se la tua cliente ci fosse nata con quel colore, fatto di una chimica tecnologicamente intelligente, in testa.

Se vuoi veramente distinguerti nel mercato come colorista, ti devi dotare di un “sistema colore” neutro con nessuna prevalenza di freddo o caldo che tu non abbia scelto come colorista.

Liberati dai limiti, riscopri la tua bottega di artigiano del colore e fatti trovare in un mercato indistinto dove attualmente, agli occhi delle potenziali nuove clienti, sei uguale agli altri 10 saloni attorno a te.

Se anche tu sei stanca di lavorare 12 ore al giorno, leggi qui!

morto-di-lavoroAnche tu ti spacchi la schiena dalle 12 alle 14 ore al giorno e a malapena ti paghi lo stipendio?

Mettiamola così, quando hai aperto il tuo salone l’idea che avevi di cosa ti sarebbe successo è questa: volevi avere il salone pieno di clienti ad alto livello di soddisfazione per la tua colorazione che avresti offerto loro al miglior prezzo possibile e con il maggior guadagno possibile.

Dopo diversi anni di lavoro, crescita e sviluppo ti sei accorta/o che i conti fanno fatica a tornare.

Quali leve attualmente hai azionato per lavorare meno e guadagnare di più?

Il tuo servizio oggi può costare più di quello dei tuoi concorrenti? Se pensi che NO non possa, il mio consiglio è di non perdere altro tempo, accendi la TV e guardati un bel film aspettando che passi …

Se anche tu invece pensi che oggi stai vivendo più realisticamente un nuovo momento permanente, che non cambierà, continua a leggere questo articolo.

Se come molti altri tuoi colleghi, anche tu pensi che il tuo servizio dovrebbe o potrebbe essere pagato più adeguatamente valuta se attualmente hai un “sistema colore” che ti permetta di ottenere un risultato misurabile a vista.

Cosa intendo per misurabile a vista?

Intendo un sistema colore che ti permetta si essere giudicata/o da colleghe/i e clienti per come TU desideri essere giudicata/o. Intendo quello che ti senti ripetere da anni in tutti i corsi che le varie aziende ti propinano per tenerti stretta stretta, senza contribuire veramente al tuo personale successo: un sistema per differenziarsi rispetto a tutti gli altri tuoi concorrenti.

Se il tuo servizio colore costa più di quello dei tuoi concorrenti, deve rispondere meglio o di più rispetto a quello dei tuoi concorrenti e questa risposta deve essere misurabile.

Se credi che supererai indenne la crisi semplicemente “assecondando” il mercato senza alzare i prezzi e cercando il tuo guadagno sulle scontistiche del tuo fornitore per fare a tua volta sconti alle tue clienti, mi domando come mai tu stia continuando a leggere questo articolo.

Se invece vuoi essere interessante per le nuove clienti differenziandoti ai loro occhi e portarle ad entrare nel tuo salone, e a spendere ripetutamente per i tuoi servizi ma il tuo servizio colore costa come quello dei tuoi concorrenti e tu hai nel tuo listino gli stessi servizi dei tuoi concorrenti, queste nuove clienti perché dovrebbero scegliere te?

Ti scelgono solo perché sei più simpatica/o?
Il tuo salone e’ improntato solo sulle pieghe e sulle sole colorazioni ad ossidazione o anche tu offri altri servizi di valore per garantire futuro al tuo cassetto?

Il tuo listino colore ha più o meno di 5 voci? Attualmente utilizzi il listino per attrarre la clientela che stai cercando e che sarà quella che ti permetterà di sopravvivere o per attrarre tutti indistintamente perché tu vai bene per tutti?

Come fai oggi ad avere il salone pieno di clienti ad alto livello di soddisfazione per la tua colorazione al miglior prezzo possibile per loro e con il maggior guadagno possibile per il tuo salone?

In questo momento particolare di mercato c’è forse chi sta ancora aspettando che la crisi passi, c’è ancora chi pensa che ci sia la crisi, ovvero c’è chi cerca o aspetta che arrivi fuori da se stessa/o una soluzione.

E’ importante oggi sapere che ci sia o meno la crisi?

E’ importante chiedersi o sapere quando finirà la crisi?

O è più importante quello che sai di dover fare tu personalmente, con le tue forze e un valido partner, per continuare a prosperare a prescindere dalla crisi?

Tu puoi decidere come affrontare questo nuovo stato del mercato, puoi scegliere come questa nuova situazione può influire sulle tue azioni, e se le tue azioni saranno l’accettazione di un cambiamento e la formazione continua per te la crisi non esisterà più.

Cosa significherebbe per te e il futuro del tuo salone avere clienti ad alto livello di entusiasmo per il tuo colore?

Non voglio stravolgere e tanto meno giudicare il tuo lavoro, ma ti chiedo di riflettere sul tuo attuale sistema colore:

  • attualmente ti permette di affrontare certi passaggi colore che aumentino la struttura del capello senza ricorrere alle linee trattanti?
  • attualmente ti fornisce soluzioni remunerative o proponi solo 3 o 4 servizi colore e guadagni sul prodotto che non utilizzi?
  • ti permette di bloccare il tempo delle clienti e dare importanza all’applicazione, al tuo gesto di artigiano?

Che importanza hanno per te oggi queste tre variabili nel tuo attuale servizio colore?

  1. Qualità

La qualità certo è importante, ma come la definisci rispetto alla concorrenza?

  • la tua qualità, quella del professionista
  • la qualità del prodotto che utilizzi per ottenere i tuoi risultati
  • la qualità espressa nel capire ed esaudire le esigenze della cliente
  • la qualità che ti riconosce la cliente premiandoti con la sua fedeltà
  1. Prezzo

Il prezzo dei tuoi servizi anche è importante e appare molto delicato in questo nuovo momento di mercato, tu come ti comporti rispetto al tuo listino?

  • non puoi chiedere cifre spropositate
  • devi cercare di guadagnare il più possibile, ma non ci sono più le condizioni di alcuni anni fa quando si poteva chiedere quello che si voleva
  • guadagni ma non straguadagni più come hanno fatto i saloni negli anni ’80 e ‘90
  • non guadagni abbastanza e stai pensando di chiudere
  1. Tempo

Il tempo infine, ultimo ma non per importanza, e’ importante come variabile quanto le altre due. Tu come lo consideri? Quanta importanza dai al tempo?

  • e’ importante meno, più o come la qualità?
  • ha un legame con la qualità?
  • la cliente dell’artigiano è interessata alla qualità del servizio finale. Un servizio veloce fa guadagnare più di un servizio lento?
  • un servizio veloce è identificato come un servizio di qualità o non di qualità?

Facciamo un esempio, non soffermarti ora sul fatto che tu stai facendo più o meno i soldi con questo servizio, cerca di andare oltre la tua attuale focalizzazione.

Pensiamo allo chatouche, è un servizio veloce che va bene ma che certamente non e’ più attuale.

Ovvero si fa ancora, a tutte quelle clienti ritardatarie rispetto alle trend-setter ma i soldi si sono già spostati e tu come salone se vuoi intercettarli devi puntare già ad altri servizi.

Continua a fare anche lo chatouche, ci mancherebbe altro, ma affiancalo a un’altra tipologia di servizi, non sto dicendo che non va bene: e’ un servizio veloce, facile.

Solo che oggi tutti i tuoi concorrenti possono replicare questo servizio e io sto parlando di differenziazione permanente e reale.

Tempo e qualità fanno percepire in modo corretto il prezzo di un servizio artigianale svolto nella tua bottega, tempo e qualità sono strettamente legati al risultato finale che parlerà per il tuo salone a porte chiuse.

Le tue clienti vanno in giro dopo il tuo servizio con la tua applicazione per minimo un mese, verranno giudicate dagli altri che siano parrucchieri o amiche delle tue clienti.

Se sono cambiate le frequenze, c’e’ meno frequenza in salone, tu cosa devi comunque garantire alle clienti?

Oggi ho hai un “sistema colore” che tecnologicamente ti permette di mantenere le promesse che fai alle tue clienti in termini di servizio colore oppure dovrai cercare altre strade che non sono queste:

  • corsi motivazionali – NON miglioreranno la tua prestazione colore
  • corsi gestionali – NON aumenteranno la tenuta del colore nelle medie lunghezze e punte
  • corsi di marketing – NON ti faranno vendere una decolorazione che rimane gialla

Se sei un artigiano nato per colorare i capelli delle tue clienti la tua prima urgenza da risolvere per non chiudere bottega è un risultato che parli di te per le 840 ore in cui la cliente è fuori dal tuo salone e poi eventualmente puoi supportare la tua specializzazione nel colore con tutto il resto.

Quindi se anche tu cerchi una spinta, o il consolidamento di una situazione, o la soluzione a problematiche più serie, guarda le mie testimonianze e scegli con consapevolezza un cambiamento.

Ecco perché il marketing ti farà fallire!!

fallimentoEcco perché il marketing così come te lo propongono ti farà fallire.

Partiamo dall’inizio, vediamo un po’ di storia di questo “mercanteggiare”, ti prometto che sarò veloce, non ti annoierò spiegandoti come hanno venduto il cavallo bianco a Napoleone!

Cos’è il marketing?

Nel 1993 l’Enciclopedia Italiana lo definiva “… il complesso di metodi atti a collocare con il massimo profitto i prodotti in un dato mercato … dopo aver individuato attraverso analisi di mercato, il gruppo di potenziali consumatori.”

Nel 1996 l’Enciclopedia delle scienze sociali lo definisce “… tutte le attività d’impresa a carattere strategico … che coordinatamente tendono a realizzare il migliore e più continuativo raccordo con i clienti già acquisiti e potenziali.”

Nel 2006 l’Enciclopedia dei ragazzi lo presenta come “… la scienza che studia i gusti del mercato … che indichi alle imprese cosa produrre e come produrre … i loro prodotti sulle esigenze di ogni settore di mercato”.

Oggi nel 2015, si si hai letto bene, l’Enciclopedia Treccani riassume “con riferimento alle imprese produttrici di largo consumo …” ecc. ecc. ecc.

La mia fonte: ENCICLOPEDIA TRECCANI

La stessa fonte invece definisce il tuo lavoro cosi:”chi esercita un’attività (anche artistica) per la produzione (o anche riparazione) di beni, tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di lavoranti, senza lavorazione in serie, svolta generalmente in una bottega …”.

Come sempre se segui il mio blog da un po’, sai che cerco sempre l’origine delle cose – è l’unico modo che conosco per riflettere serenamente e per potermi confrontare con te senza “paraventi”.

Se accetti come base portante queste 5 definizioni e ti senti sollevato quando partecipi a un corso motivazionale o di marketing, personalmente ti dico preòccupati.

Analizza bene le tue reali esigenze e riparti dall’inizio, parlo del tuo inizio, parlo di quello che hai scritto nel diario dei tuoi ricordi in questo mio articolo

Molti continuano a ripeterti di distinguerti, alcuni di loro ti vendono prodotti con annessa la loro soluzione:

·       Corsi motivazionali

·       Corsi di gestione e vendita

·       Corsi di marketing

Alla fine però quando sei in salone, in realtà sei sola/o con le tue clienti, con il tuo personale più o meno qualificato e ti devi arrangiare. La cliente ti chiede delle soluzioni specifiche e ti riporta in un mondo artigianale e tecnico: il tuo!

Finito il corso motivazionale, di gestione e vendita o di marketing, esci dall’hotel 4 stelle di turno e torni nella tua bottega ad infilarti il camice per fare colori.

Contemporaneamente tu sei mille cose: titolare del tuo salone, titolare dei tuoi lavoranti, acconciatore, magazziniere, responsabile ufficio acquisti, tricologo, addetto/a alle pulizie, venditore di offerte, stilista del taglio, responsabile ufficio paghe, colorista, fiscalista …

TU in cosa ti distingui veramente agli occhi della tua clientela? Per quale motivo di scelgono?

Finito il corso motivazionale, di gestione e vendita o di marketing, esci dall’hotel 4 stelle di turno e torni nella tua bottega per produrre con le tue mani i risultati vincenti o meno della tua passione.

Nella zona dove lavori ci sono però altri 10 saloni che come te, sono usciti da quell’hotel e offrono la loro offerta differenziante:

–       Piega

–       Taglio

–       Colore

–       Trattamenti

–       Shampoo, balsami, creme, fiale anticaduta gel, lacche, schiume da rivendita

–       Offrono servizi di piccola estetica (e ci sono pure i centri estetici)

–       Offrono servizi unghie (e ci sono pure i centri estetici)

–       Offrono il caffè, the, tisane, libri da leggere, tv, ipad alle loro clienti

TU in cosa ti distingui veramente agli occhi della tua clientela? Per quale motivo di scelgono?

Tutti di dicono giustamente che ti devi distinguere, si ma in che cosa e come?

Due casi di differenziazione per un successo sperato nel tuo settore:

1.     Ti specializzi come ufficio acquisti? Bene! Otterrai il massimo sconto ogni volta che compri qualcosa (e se il tuo commercialista inoltre ti dice che devi lavorare sui costi senza distinguere tra costi variabili e i costi fissi – perché spende meno del suo prezioso tempo a spiegartelo – tu cercherai fornitori a minor prezzo: pagando sempre lo stesso affitto, avendo sempre bollette esorbitanti, pagando sempre un botto di tasse, ecc. ma guadagnando sulla minor qualità offerta) almeno quando chiuderai il salone potrai mandare il tuo curriculum all’ufficio acquisti di qualche grossa azienda locale.

2.     Ti specializzi come stilista nel taglio? Ottimo, ci mancherebbe altro! Una delle fortune del nostro settore è che i capelli crescono e quindi bisogna tagliarli … Purtroppo, dico io da specialista dei servizi colore per le medie lunghezze e punte! Quante banconote da € 50,00 spuntate e messe fuori corso legale!

Non fraintendermi sia chiaro, se il tuo taglio lo valorizzi a listino dai sessanta euro in su, ottimo! Giusto che sia così:

·       se il tuo taglio dura veramente di più di quello dei tuoi concorrenti,

·       se sei presente dietro le quinte delle passerelle milanesi, o parigine

·       se sei lo stilista delle star che percorreranno il tappeto rosso

Attualmente non trovo spesso questa valorizzazione rispetto al taglio nei listini  dei saloni, però se tu sei uno di quei pochi che riesce a valorizzare questo aspetto bene buon per te, il resto di questo articolo ti interessa comunque per potenziare altri aspetti del tuo salone.

Tu quale delle due soluzioni preferiresti? Qual è più alla tua portata secondo te?

Se vuoi un “sistema” che non vada a ledere quello che sono i tuoi più profondi sentimenti e le motivazioni che ti hanno portata/o a fare questo lavoro, devi valutare un “sistema” che ti differenzi sfruttando: quello che in salone va per la maggiore e che sia replicabile, a prescindere dalle tue doti naturali o da quelle delle tue lavoranti.

Quello che cercano il 90% delle potenziali clienti che entrano (o girano nei paraggi), nel tuo salone è la copertura dei capelli bianchi – o meglio è il tornare indietro nel tempo, colorandosi i  capelli in modo che sembrino naturali, che non sembrino invecchiare.

Ad esempio potresti decidere di sfruttare un “sistema colore” facilitato che oggi intercetta più soldi lì dove tu magari ancora non li vedi o non li percepisci, e li vedi solo sulla ricrescita delle tue clienti.

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Puoi scegliere se continuare a farti dire che devi fare il manager, che devi fare la rock star, di avere un sistema gestionale facile per seguire i numeri, che ti devi specializzare in ogni altro ambito che diventa un nuovo mondo da re-imparare da zero e nel quale formarsi.

Tu devi fare tutte queste cose!?!

Nessuno ti dice di non farle ma guarda bene almeno chi c’è dietro a questi corsi. Chi è che ti sta passando delle competenze in più nel tuo settore? Chi è che sta all’apparenza allargando il tuo settore con molteplici competenze?

Mi permetto di dire all’apparenza, puoi essere o meno d’accordo con me, ma leggi tutto e capirai cosa intendo.

All’apparenza perché se sono specifiche società di gestione o specifiche società di marketing che vivono facendo questo e producendo risultati eclatanti in primis per se stessi e si presentano da te ok nulla da discutere; se non lo sono sono, o non sono specifici professionisti per il tuo settore, ti consiglio di concentrarti su altro.

Se a venderti queste competenze è un tuo fornitore di prodotti più o meno presente nel tuo salone, poniti delle domande. Questo fornitore oltre a fare ottimo gel è un asso del marketing? Questo fornitore oltre a produrre creme trattanti è un genio di gestione del personale? Qual è la sua vera prima attività, in cosa è specializzato lui? In che cosa può specializzare te?

Se non sono direttamente questi professionisti a contattarti o tu a contattare loro perché il tuo salone è già al top in merito ad aspetti tecnici per l’attività pratica per la quale sei nata/o, forse c’è un secondo fine quando te li propongono.

Solitamente servono a nascondere e a celare dei limiti che probabilmente i tuoi fornitori hanno sul prodotto, spostando il focus su tuoi limiti creati ad hoc. Nel caso del colore la domanda che dovresti fare al tuo fornitore è questa; quanti e quali servizi mi proponi da inserire in salone tramite il colore per trattare le lunghezze e le punte?

Se ti risponde di pettinare il colore sulle lunghezze o con il solito riflessante dovresti già cominciare a preoccuparti, tanto più se il riflessante ha un’altra cartella colore che differisce nella colorazione delle ciocche rispetto alla prima.

Nessuno ti sta dicendo di non fare queste cose o sviluppare queste competenze ma se lo fai, lo devi fare con veri professionisti del settore che cerchino di espandere la tua conoscenza. Lo devi fare con specialisti in quel preciso ambito e non con pseudo motivatori o marketer aziendali, o peggio ancora che utilizzano il bacino clienti del tuo fornitore e non hanno nemmeno idea di come si venda direttamente.

Nessuno sta dicendo che alcuni professionisti non lo siano davvero, sto solo dicendo che le persone che ti stanno “passando” queste competenze se sono dei veri professionisti:

  • non parlano di prodotto, in quanto non gli compete,
  • non parlano di aziende tue fornitrici di materiale tecnico, in quanto il loro compito è un altro
  • non sono sponsorizzati da aziende tue fornitrici, oppure il loro personale sistema di marketing sta già facendo acqua da qualche parte, se non sono in grado per primi di portarti ad essere loro cliente in modo diretto e si devono appoggiare a un’azienda per farlo! (questo comunque lo puoi imparare, ma chiediti se effettivamente il tale che consideri un asso lo è sul serio).

Inoltre un metodo per riconoscere il vero specialista è:

  • che sicuramente è orientato verso le eccellenze del mercato dato che la qualità è diventata oggi un requisito minimo indispensabile per stare sul mercato
  • che ti fa fare affari a prescindere da cosa e come tu compri nel mercato ovvero:
    1. se compri dalle aziende top del mercato (più costose e più qualità) ti preparano e studiano un piano marketing adeguato
    2. se compri dalle aziende medie e medio basse (meno costose e meno qualità) ti preparano e studiano un piano di marketing adeguato
    3. se ti propongono un piano marketing buono per tutti, non sarà buono per nessuno.

Supponiamo che tu abbia cercato da sola/o questo specialista e che sei in mano a un vero professionista, ma allora perché il marketing può farti fallire comunque?

Se alla base di tutte le operazioni che fai o che farai dopo aver conseguito competenze in settori non propriamente inerenti alla tua figura, ma necessari nel mercato competitivo di oggi, non hai un “sistema” che ti permetta di catturare i nuovi arrivi, di andare veramente oltre le aspettative del nuovo cliente con servizi che non siano gli stessi (ad ossidazione e alcalini) di qualsiasi altro salone a livello colore, le tue competenze di marketing e gestionali non arresteranno la valutazione non soddisfacente di meches eccessivamente gialle, o doppie punte da tagliare, perché troppo sfruttate e tutte le dinamiche che con il colore non puoi attualmente risolvere perché quello che ti serve per farlo è un “sistema colore” .

Oppure puoi decidere di potenziare le tue doti artigianali riscoprendo che un gesto oramai scontato può proiettarti in un futuro lontano anni luce dai tuoi diretti concorrenti e che un “sistema colore” già testato e vincente può far decollare i tuoi incassi specializzando questa volta te in modo riconoscibile nel tuo mercato di riferimento.

Come finalmente puoi capire io non ho nulla contro i veri specialisti del marketing, ma ti assicuro che molti che tu incontri come tali sono un po’ come Babbo Natale (fatto da papà e mamma).

I veri specialisti fanno la loro parte, ma è tutto vuoto se la promessa che tu fai non viene poi mantenuta, tu per prima/o ti sei trovata/o molte volte davanti a un venditore che ti ha promesso mari e monti che ti ha descritto il suo prodotto come se fosse oro. E quando tu hai fatto una scelta, dopo ti sei trovata/o a lavorare con qualcosa che non corrispondeva a quanto promesso.

Quello è il momento nel quale tu hai deciso di non ricomprare più un determinato prodotto di non riacquistare un certo servizio di non dare più o condividere la tua fiducia con la persona che ti ha detto una cosa e invece se ne è rivelata un’altra.

I tuoi clienti fanno delle valutazioni diverse dalle tue?

Ovvero se tu prometti un certo tipo di risultato colore,  un certo tipo di durata colore anche sulle lunghezze e punte, un certo tipo di struttura capello nonostante estreme colorazioni platino e prometti alla cliente di farla sentire più bella, più sicura, più sexy ma ha i capelli di una settantenne sfruttati, a cosa ti serve il fatto di avere una fortissima motivazione?

A cosa ti serve il fatto di avere una passione bruciante o sapere che ci sarà un altro gradino rispetto a quello che hai trovato adesso se non puoi confermare sulle tue clienti  la tua parola e la tua espressione principale che in tutti i salone è, e lo rimarrà nel tempo, il cuore: ovvero il colore?

Sicuramente puoi farti pagare un taglio anche 100 euro – sebbene in zona non ho ancora impattato contro si tanta gloria sforbiciante, almeno nei listini – sicuramente ti puoi far pagare una piega sposa un bel cassetto; ma attualmente qual è il vero cuore del tuo salone?

E se il vero cuore del tuo salone non è il colore, o se ha i problematiche nel proporre servizi colore aggiuntivi, amico mio allora c’è un problema! Se vuoi risolverlo, confròntati con i tuoi colleghi delle testimonianze, …puoi chiamarli quando vuoi.

Se anche questo articolo ti è piaciuto continua a seguirmi sul blog.

Perché hai un margine del 95,6% che non stai sfruttando!

faro nella tempestaTra il dire e il fare … l’adagio lo conosci bene! Ma cosa ti ha portata/o a disilluderti a tal punto da non proporre al 95,6% delle tue clienti un altro servizio colore, lo stesso giorno della copertura dei capelli bianchi?

Se anche tu, come molti tuoi colleghi quando colori le chiome delle tue clienti pensi una o tutte queste cose:

  • per colorare le lunghezze e punte basta pettinare il colore avanzato (o preparato apposta in più) utilizzato per la copertura dei capelli bianchi
  • per colorare le lunghezze e punte basta pettinare il colore utilizzato per la ricrescita magari allungandolo un po’ con acqua
  • per colorare lunghezze e punte basta applicare un colore a 10 volumi

e se contemporaneamente pensi:

  • che l’applicazione del riflessante, o il tono su tono, comunque modifica il colore naturale di base della tua cliente
  • che l’applicazione del riflessante, o il tono su tono, comunque è la soluzione meno-peggio
  • che l’applicazione del riflessante, o il tono su tono, ti costa di più e le tue clienti non sono disposte a spendere di più

allora anche tu stai ancora attraversando quel mare che c’è tra il dire e il fare e non hai ancora trovato approdo.

Inoltre questo continuo navigare ti espone al rischio di naufragare tra le continue tempeste che ogni giorno il mercato prospetta all’orizzonte.

Il dato 2014 del “Centro Studi Cosmetica italiana” dice che i riflessanti incidono nel tuo attuale mercato per il 4,4% del tuo fatturato!

Prima che tu te la prenda con il tuo computer, ti ricordo che nessuno ti obbliga a leggere questo articolo, e non voglio essere frainteso. Non sto sputando sul piatto dove mangio tutti i giorni, sia chiaro, sto solo facendo una considerazione oggettiva sul mondo colore che ti riguarda e del perché in molti saloni il listino colore è composto di 3 massimo 4 voci.

Ti voglio raccontare la storia di una mia cliente che è molto affine a quello che capita a me ogni giorno quando mi confronto con il parrucchiere disilluso, naufrago in un mare senza fari “colore” che si distinguano all’orizzonte in un mercato generalista e indifferenziato.

Chiamerò questa cliente Anna, nome di fantasia, che da quando era bambina ha sempre voluto fare la parrucchiera, pettinava in maniera stravagante le bambole, faceva le treccine alle sue amiche a scuola, fino a che un giorno si è accorta che le i a scuola non ci voleva andare.

Non perché non volesse studiare, ma la voglia di mettere le mani tra i capelli delle amiche e qualche pomeriggio passato dall’amica della zia, la parrucchiera del paese, le aveva fatto sentire che quello era quella che avrebbe fatto da grande.

Dopo qualche scontro/confronto con il papà che aveva altri progetti più ambiziosi per la sua Anna, appoggiata a malincuore dalla mamma, cominciò l’avventura a 14 anni, finita la scuola dell’obbligo, come apprendista in diversi saloni quando un giorno capitò in un salone lontano dal suo paese.

Tutti  i giorni prendeva la corriera per arrivare in orario, il suo titolare era un tipo simpatico e rampante in un mercato metà anni ‘80 dove bastava tanta grinta e passione per replicare con un elevato margine di successo il salone del titolare di provenienza.

Anche lui aveva fatto quel percorso, No scuola, apprendista non pagato, sottopagato era già un lusso, puliva il pulito e guai a girarsi i pollici, aveva rubato il mestiere sempre con gli occhi più che aver ricevuto un insegnamento diretto. Per imparare a tagliare aveva pagato di tasca sua un corso a Londra che valeva 4 stipendi di allora.

Questa esperienza e il suo particolare carattere lo avevano reso più “morbido” del titolare di provenienza e con Anna si comportò diversamente, percepì la sua passione e le diede tanto, pur facendole spezzare la schiena per 10 ore al giorno. La faceva anche andare a studiare, a fare i corsi colore vicino al Lago di Garda presso la sede dell’azienda che lui utilizzava in salone per colorare.

Anna era sbalordita, all’epoca tutti i parrucchieri lavoravano allo stesso modo dal punto di vista tecnico e si distinguevano più che altro per il loro carattere ed estrosità:

  • tutti utilizzavano tubi di colore mentre lui per il colore aveva un sistema totalmente differente
  • tutti i parrucchieri avevano una tipologia di colore per coprire i capelli bianchi, sì! cambiava la marca è vero, ma utilizzavano tutti un unico colore per fare i loro servizi
  • tutti proponevano tecniche diverse per colorare i capelli, usavano la cuffia per fare le meches, lui inoltre proponeva di usare due colorazioni differenti tra loro all’interno di quelle tecniche

Quando Anna aprì il suo salone, nel suo paese, decise di essere differente da tutti gli altri saloni, il mercato era anche cambiato:  giravano molti soldi e benessere questo è vero ma c’era però più concorrenza di prima e lei voleva distinguersi, farsi notare.

Si portò con sé oltre all’esperienza positiva ed un amico anche quello strano “sistema colore”.

Una mattina, a salone oramai avviato, aspettava il rappresentante di quel “sistema colore” ma lui non si presentò. In quel momento sorsero parecchi problemi:

  • l’azienda lavorava solo con i parrucchieri e non poteva trovarla da grossisti o nei supermercati
  • l’alta tecnologia imponeva aggiornamenti continui e costanti
  • non essendoci riferimenti in zona, bisognava cambiare azienda …

Alla fine il colore è colore starai pensando! E invece è proprio qui che Anna ha scoperto la verità nascosta da molti fornitori di colore ai parrucchieri, il limite tecnologico o di ricerca che viene camuffato in mille modi (corsi marketing, corsi motivazionali, certificazioni anti-tutto, certificazioni di qualità, la bestemmia del bio, del naturale  – i più onesti nel mercato ne indicano almeno la percentuale -.

A scuola le avevano detto che l’alcalinità serviva per aprire le squame della cuticola e l’acidità per richiuderle, questo faceva il suo ex titolare con il solo colore e lei nel suo nuovo salone differentemente da tutti i concorrenti di zona.

Le medie lunghezze e punte delle sue clienti non erano più le stesse da quando ai corsi i nuovi fornitori le dicevano di pettinarci il colore sopra, e anche il tono su tono era una tinta alcalina, a bassi volumi ma alcalina:

  • muoveva, per quanto poco, la base naturale delle clienti
  • riusciva a fare dei servizi di copertura leggera quindi aprendo le squame dei capelli
  • ma il problema più grande era la doppia e a volte tripla cartella colore con una ciocca di un tipo di colore per la copertura e un’altra più chiara o più scura per le lunghezze (e non esisteva ancora lo chatouche – sciatuss)
  • inoltre le lunghezze e punte delle clienti scaricavano prima il colore
  • le clienti con i capelli lunghi iniziavano ad avere problematiche nel gestirle
  • cosa peggiore le clienti cominciavano a non essere più soddisfatte e fedeli come prima

Anna fu costretta a confrontarsi più e più volte con eminenze del settore che le spiegavano come colorare i capelli senza una tecnologia che le permettesse di colorare e trattare contemporaneamente lunghezze e punte, tecnologia ritenuta impossibile dalle “autorita’” del settore.

Anna fu costretta a sviluppare in modo approfondito tutto il reparto trattante, era l’unica via d’uscita in quel momento, il mercato gestito prevalentemente da chi faceva i veri affari altrove non offriva soluzioni concrete – tranne le tecniche colore – alla categoria per differenziarla, nemmeno dal supermercato.

Poi l’incubo è finito, quell’azienda si è riproposta con una nuova e più forte struttura. Anna l’ha riportata nel suo paese e al primo corso al quale ha partecipato dopo diversi anni di “assenza” ha portato con se un vecchio quaderno ad anelli, viola, avete presente i quaderni delle nostre medie quelli con Mafalda o Snoopy?

Quel quaderno conteneva ancora gli appunti di quando lei a 14 anni andava in treno verso quella località del  Garda, e ancora oggi che collabora anche come supporto tecnico per quell’azienda, quando fa formazione riempie sempre lo stesso libro … con un costante e crescente successo!

Se non sei come Anna non ha nemmeno senso che tu segua e ti appassioni di questo blog:

  • se non hai una passione sfrenata e inarrestabile, la stessa passione che ti ha condotta/o dove sei ora,
  • se credi che nel colore sia stato sviluppato tutto e non è più possibile aumentare i servizi colore che hai in salone
  • se sei consapevole e ti mette a disagio un tono su tono che si comporta quasi come un colore
  • se sei consapevole e mette a disagio la tua etica un colore naturale o bio in un mondo di copertura dei capelli bianchi
  • se pensi che i limiti della non ossidazione alcalina non siano ancora stati superati

ti consiglio di fare come tutti quelli che dopo Roger Bannister abbatterono il muro dei 4 minuti eretto dalle “autorità” dello sport.

Una delle storie più conosciute in merito a “limiti invalicabili” è quella relativa a Roger Bannister, il primo uomo al mondo che, nel 1954, riuscì a coprire di corsa la distanza di un miglio (circa 1.600 metri) in meno di quattro minuti.

Ciò che è ritenuto impossibile dalla maggior parte delle persone, a volte è assolutamente possibile e basta che una persona ci riesca, per rendere possibile a molte altre di ottenere lo stesso risultato.

Il primo principio da abbattere è quello dell’autorità imposta da certe aziende che surfano il mercato dei parrucchieri per arricchirsi nel mass market, nel supermercati e tramite i grossisti.

Prima del 1954 la comunità scientifica mondiale aveva emesso una sentenza: l’uomo non può fisicamente coprire la distanza di un miglio in meno di quattro minuti. Giustificazioni scientifiche relative alla struttura dei nostri tendini, muscoli e della nostra struttura fisica in generale, venivano fornite e il tutto era confezionato in modo talmente autorevole da far rinunciare in partenza la maggior parte degli atleti professionisti a cercare di scendere sotto la soglia dei quattro minuti. Per il principio di autorità, la sentenza emessa dai medici era considerata una legge assoluta.

Bannister invece non era dello stesso avviso e la molla che lo motivò a provare a infrangere questa barriera fu nientemeno che un grosso fallimento vissuto alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 dove finì fuori dal podio nella finale dei 1500 metri, quando il suo obiettivo dichiarato era la medaglia d’oro.

Il 6 Maggio 1954 alla Oxford University, Bannister, dopo mesi di allenamento specifico, corse il miglio in 3:59.4.

bannister

Solo 46 giorni dopo, il corridore finlandese John Landy, migliorò lo stesso primato e, nell’anno successivo, decine e decine di corridori in tutto il mondo corsero il miglio sotto in 4 minuti.

Se pensi che tutto sommato stai perdendo anche tu le tue olimpiadi, guarda le testimonianze di chi oggi già corre sotto i 4 minuti e unisciti a loro.

Comincia a sfruttare anche tu quel margine del 96% che non stai sfruttando, dotati di un sistema colore che ti permetta di farlo: ora!

Aumenta le tue vendite e i tuoi clienti adesso!

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Il Parrucchiere si può fare in tanti modi: a 15 euro a taglio piuttosto che a 28, a 23 euro a colore piuttosto che a 140.

A prescindere da come stai facendo tu oggi il parrucchiere, molti parrucchieri sentono l’esigenza di riposizionarsi, di trovare un nuovo posto nel cuore o nella testa delle clienti rispetto agli altri 10 concorrenti presenti nella propria zona.

Cosa fai tu oggi per dare un motivo in più alle clienti che già frequentano il tuo salone perché continuino a sceglierti tra gli altri tuoi concorrenti o perché comincino ad essere tue clienti?

Hai un sistema in grado di attrarre il clan delle amiche delle tue clienti, diversamente come le attrai?

Quale messaggio comunichi quotidianamente dal tuo salone alle tue non ancora clienti?

Le tue teste fanno notizia?

Se ha i un messaggio chiaro da comunicare e pensi che le tue teste meritino più di quanto ricevi oggi in salone, al di là del mercato al quale ti rivolgi – che sia medio alto o nella norma -, oggi puoi sfruttare un’esigenza che non nasce dal tuo mercato ma che può sicuramente essere soddisfatta dalle tue competenze.

REGALI DI NATALE COME CALAMITA SPONSORIZZATA PER NUOVE CLIENTI.

Ogni anno i grandi centri commerciali, i negozi e chiunque abbia un’attività fanno a gara per chi accende le luci natalizie prima!

Fino a qualche anno fa, le insegne e i festoni addobbavano vie e vetrine dai primi di dicembre, poi lentamente, vuoi per l’aumentare della concorrenza, vuoi per un consumismo sempre più frenetico ed esigente di motivazioni all’acquisto ci sono strutture che non tolgono nemmeno le luci di natale, le spengono semplicemente durante l’estate.

Visto che siamo in argomento, ti faccio immediatamente il mio regalo di natale!

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Ti regalo un consiglio su come incrementare numero di servizi e clienti già dai primi giorni di gennaio vendendo da qui a fine anno tutti i prodotti che hai in magazzino (o, a tua scelta, puoi decidere tu quale periodo riempire in base allo storico della tua agenda).

Nell’attuale contesto economico molte clienti potranno scegliere te e le tue mani per regalare qualcosa di speciale a loro parenti o amiche. Il tuo obiettivo deve essere quello di aumentare vendite di prodotti e servizi nell’arco di 15/21 giorni, e questo lo puoi fare con i regali di natale, in prodotti e servizi, che tu proponi alle tue clienti come alternativa alle varie scelte che hanno.

Per ottenere un buon risultato devi lavorare sulle tempistiche, vuol dire:

·       non offrire i tuoi regali sotto data

·       non aspettare ma anticipa le loro esigenze

·       comincia a rendere disponibile la tua offerta subito dopo il ponte di tutti santi

Proprio perché tutti i commercianti fanno a gara per chi parte prima con la vendita dei regali di natale, comincia a pensare cosa offrire (quali servizi e quali prodotti) sfrutta queste settimane di ottobre per creare i tuoi pacchetti.

Non aspettare che siano le clienti a chiederti di preparare un “buono” o a richiederti delle creme trattanti per fare un regalo, organizza tu stessa delle tue offerte.

Sottolineo tue in quanto molti tuoi fornitori ti offrono il gancio dei regali di natale, la loro argomentazione è che regalando campioncini o test di prova alle tue clienti poi queste compreranno ciò che hanno provato nel tuo salone. Io qui sto parlando di un’altra cosa:

1.     vendere più prodotti senza dover “acquistare” i campioncini o dover acquistare merce per avere i campioncini in extra sconto

2.     vendere più prodotti da subito e anche e non solo dopo le feste

3.     vendere subito i prodotti che hai in magazzino

Io qui sto parlando NON dei tuoi regali di natale alle tue clienti (ci sono anche saloni che non fanno i regali di natale alle clienti per esempio) ma dei regali di natale che fanno le TUE clienti a parenti, amiche, amici, colleghi di lavoro e che possono comprare da te!

Sfrutta un angolo del tuo salone per anticipare l’esigenza delle tue clienti, esponi le tue idee regalo. Ti troverai con delle vendite extra rispetto alle normali vendite che fai già a loro in questo periodo per mantenere i tuoi servizi a casa.

VUOI VENDERE DI PIU’ CON I REGALI?

Offri due tipologie di scelta:

·       Prodotti

·       Servizi

Prodotti

Nell’angolo che dedicherai ai regali di natale crea già delle confezioni, con vari prezzi scrivendo (non a mano) l’offerta dell’idea regalo.

Preconfeziona 3 offerte da un minimo di due prodotti – es. shampoo specifico e crema – a un’offerta “TOP” e dai un nome alle offerte descrivendo per ogni offerta il regalo.

La descrizione del regalo non deve essere la descrizione tecnica di cosa fanno i prodotti, dovrai utilizzare le parole che le tue clienti utilizzeranno poi consegnando il loro regalo alle persone a cui tengono, questo è importante per i prodotti ma lo è molto di più per i servizi.

I tuoi regali di natale in prodotti attireranno le clienti che possono vederli, confezionali già con il tuo gusto, esponi i tuoi campioni e buone vendite.

Il beneficio secondario ma non meno importante e che si tu venderai regali di natale del fornitore che attualmente ritieni meriti la tua fiducia, ma farai fare alle tue clienti da sponsor al tuo salone presso altre potenziali clienti.

Servizi

Nello stesso angolo che dedicherai ai regali di natale che le tue clienti potranno comprare da te per le persone alle quali tengono di più, mettici anche i regali in servizi. I servizi che confezionerai come regali devono essere i tuoi servizi migliori, colore, keratina, trattamenti.

Considera che il servizio, come regalo “non esiste”, almeno fino a quando chi lo riceve non viene a consumarlo nel tuo salone.

Tu ti presenteresti alla cena di natale senza niente in mano, di tangibile per tua cugina?

Aiuta le tue clienti a fare bella figura, rendi tangibile il servizio che offri come regalo di natale, deve essere bello ed emozionale, sappi che chi lo regala come prima cosa vuole fare bella figura il giorno di natale e anche il giorno in cui le “sue” clienti saranno nel tuo salone! Cosa vuol dire:

·       NO solo buono

·       NO solo coupon

Compra delle scatoline, che possono contenere il buono o il coupon, e incartale come se tu fossi un elfo di Babbo Natale, crea una confezione preziosa e tangibile da subito, lo stesso giorno che la cliente lo compra.

Elabora una descrizione del regalo (ricorda! non deve essere la descrizione tecnica di cosa farai durante il servizio) devi utilizzare parole ripetibili dalle tue clienti quando consegneranno il loro regalo alle persone a cui tengono, questo è fondamentale per i servizi.

Non ti agitare troppo, devi semplicemente fare una presentazione di come ci tieni alla cura dei capelli delle tue clienti e un accenno alla filosofia del tuo salone. Se hai problemi a scrivere queste cose quello che devi rivedere nel tuo salone e per te stessa/o sono altre dinamiche.

Ricordati che come regali nei servizi  metterai i tuoi servizi di punta, aiuta le tue clienti a scegliere quelli che costano di più, fai girare nella TV del salone video dimostrativi che parlano di quei servizi, utilizza i poster o i banner di chi ti permette di offrire quella tipologia di servizio.

Ultimo consiglio: non esagerare con il numero di regali, punta su tre pacchetti prodotto e due o tre servizi.

Creati, in qualsiasi cartolibreria un po’ attrezzata, un mini listino, una presentazione della tua offerta per il natale.

Dai un nome e una descrizione alle tue offerte che aiutino a scegliere chi le deve comprare, mettigliele a disposizione anche sugli specchi.

Per ottenere il massimo beneficio da questa campagna punta sui servizi e sui prodotti che rispondono alle domande che hanno aperto questo mio articolo. Punta su servizi che le nuove potenziali clienti che riceveranno in regalo possano percepire come differenzianti rispetto al loro attuale parrucchiere di fiducia.

Distinguiti immediatamente con servizi che siano veramente diversi, possibilmente non gli scontati servizi colore a sola ossidazione alcalina,  da quelli degli altri tuoi 10 concorrenti di zona e che valgano veramente quello che chiedi a listino.

COME RIANIMARE L’AGENDA DI INIZIO ANNO

Se hai un periodo, nei primi due mesi dell’anno, in cui storicamente la tua agenda dimagrisce, o se hai dei giorni della settimana nei quali ultimamente stai valutando se lasciare a casa la tua lavorante e darle le ferie, usali e indica nel regalo modi e tempi di utilizzazione, otterrai un doppio beneficio:

·       avrai più tempo da dedicare alla “nuova” cliente

·       e lascerai spazio libero per le tue clienti abituali nei giorni in cui solitamente vengono da te consolidando gli incassi.

Spero che ti sia piaciuta questa soluzione per aumentare le vendite di fine anno e i clienti a partire dall’anno nuovo, mettila in pratica e vedrai che venderai da subito entro fine anno parecchi prodotti in più garantendoti per gennaio e febbraio un’agenda che ti dia un po’ più di serenità.

Nel caso di clienti nuove sappi che se il tuo servizio colore non avrà le caratteristiche che descrivo in molti miei articoli qui sul blog quando parlo di “sistema colore” devi chiederti quante possibilità concrete hai di catturarle perché quel giorno ti giocherai molto del tuo futuro. Ti consiglio di leggere a tal proposito il mio articolo su “come il colore può risolverti o crearti problemi di tipo economico”.

Se questo articolo ti è piaciuto continua a seguirmi qui sul blog.

La ricetta anti-crisi è nascosta nel tuo diario dei ricordi

ritornare_bambiniCome fai tu oggi ad incrementare il numero dei tuoi clienti?

·       Se anche tu pensi che per non chiudere la tua attività o che per continuare a prosperare la risorsa sia la nuova clientela e per attrarla bisogna far sapere a tutti della tua passione per il colore e che ci sei,

Come fai tu oggi a muovere il tuo listino verso l’alto o quantomeno ad adeguarlo?

·       Se anche tu è da tempo che vuoi alzare il listino, perché altrimenti rischi di chiudere il salone o ridurre i tuoi margini di guadagno sotto il peso di bollette e tasse in continuo aumento,

Come fai tu oggi ad incrementare gli incassi del tuo salone e guadagnare di più?

·       Se anche tu comunque sei un professionista del settore e pensi di avere già tutto quello che offre il mercato all’interno del tuo salone e sei disilluso in merito all’invenzione del secolo

ti consiglio di dare un’occhiata ai due video di quest’articolo!

Apri il diario dei tuoi ricordi e cerca una soluzione scontata che il 95% delle aziende attualmente presenti nel mercato ti hanno insegnato ad ignorare tutti concentrati sul servizio scontato e generalista della sola copertura ad ossidazione.

VIDEO 1

VIDEO 2

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P.S. Se vuoi adeguare il tuo listino a questi tempi selvaggi, scarica la mia risorsa gratuita:

Gioca anche tu al Quiz sul “sistema colore”!!

rischiabonolis

  • Se anche tu hai sentito parlare del mio “sistema colore” ma sei indeciso/a e stai pensando se è la scelta giusta per te e il tuo salone.
  • Se anche tu sei nel mercato da diversi anni e non sai se il mio “sistema colore” è più o meno complesso del tuo attuale metodo di lavoro in salone
  • Se anche tu hai aspettative importanti per il tuo futuro ma pensi che servirebbe qualcosa in più per garantirsi un successo costante.

Ti invito a rispondere alle seguenti domande che ti pongo sotto forma di quiz.

Prendi un foglio, basta il primo che hai li a portata di mano, traccia una riga che lo divida e sotto alla prima (alla tua sinistra) scrivi A  mentre sotto la seconda (alla tua destra) scrivi B, segna da che parte della riga sono le tue risposte con una crocetta.

Ti chiedo di fare questo quiz con la massima sincerità, sei solo tu e il tuo computer o iphone o tablet in questo momento, il risultato non ti tradirà.

Sappi sin d’ora che queste domande non sono finalizzate a giudicare – a parte che come ti ho detto sei tu e il tuo pc – , ti servono per capire se il “sistema colore” che io propongo può fare al caso tuo come persona prima ancora che come parrucchiera/e.

ColorSYSQuiz Vero Falso
  • Sei pienamente contenta dei risultati economici per quanto riguarda il tuo business?
F V
  • Il tuo listino offre alle tue clienti dei servizi colore che in zona hai solamente tu
F V
  • Nel tuo salone non si sentono più gli odori tipicamente “chimici” delle colorazioni di settore
F V
  • Quando prepari il colore per la tua cliente dal magazzino prendi i tubi necessari alla preparazione
V F
  • Ti piace il mondo colore in tutti i suoi aspetti e ti emoziona ogni volta poter proporre un cambiamento alla cliente
V F
  • Lo sviluppo del tuo salone è in linea con il sogno che avevi quando l’hai aperto, ti senti totalmente appagata
F V
  • Alzare o adeguare il listino ti “pesa”, per tutti i commenti che faranno le clienti
V F
  • Sono cambiate tante cose da quando hai aperto, non tutte in meglio, la maggior parte però si
V F
  • Il viola è il contro colore del giallo
F V
  • L’ultimo aggiornamento colore l’hai fatto meno di un mese fa
V F
  • Alzi il listino del salone almeno ogni 8 mesi?
F V
  • Utilizzando i super schiarenti il risultato è troppo rame / è troppo giallo
V F
  • Il colore dal punto di vista tecnico è cambiato in meglio rispetto a molti anni fa
V F
  • Sei contento dei tuoi collaboratori
F V
  • In salone fate molte ricostruzioni, ultimamente stanno andando alla grande
V F
  • Quando applichi solo una base naturale è tendenzialmente verde/fredda
V F
  • Quando applichi solo una base naturale è tendenzialmente gialla/calda
V F
  • Ti piace il mondo colore in tutti i suoi aspetti e ti emoziona ma non sempre tu o i tuoi collaboratori riuscite a proporre un cambiamento alla cliente
V F
  • Hai molte clienti nuove che arrivano per i tuoi colori
F V
  • Il tuo fornitore ti ha mandato una targa per ringraziarti di lavorare con lui da molti anni
V F
  • Le lunghezze di chi si colora i capelli sono sempre molto sfruttate rispetto a chi ha capelli naturali
V F
  • Hai le stesse clienti di 4 anni fa
V F
  • Diverse colorazioni senza ammoniaca dopo la quarta o quinta applicazioni lasciano il capello “vetroso”
V F
  • Hai sempre un budget (somma spendibile) per valutare altre soluzioni di mercato
V F
  • Paghi volentieri più tasse perché vuol dire che stai guadagnando di più?
F V
  • Sei pienamente soddisfatta del tuo magazzino
F V
  • Noti che le lunghezze e le punte delle clienti colore schiariscono di più della base colorate
V F
  • Utilizzi poco i super schiarenti perché non ottieni il biondo desiderato
V F
  • Lavorando oggi, ti diverti come quando hai aperto il salone
F V
  • Ti piace il tuo lavoro, ti diverti lavorando
V F
  • Il tuo fornitore ha dovuto ritirare i super schiarenti che ti aveva prima venduto come “ottimi”
V F
  • Il tuo listino prezzi ha almeno 10 voci che le clienti possono scegliere riguardo i servizi colore
F V
  • Adori fare formazione e aggiornamento
V F
  • Il ph è importante per la struttura del capello
V F
  • Alcuni giorni della settimana vorresti incassare di più
V F
  • E’ normale che colorazione dopo colorazione il capello risulti impoverito/sfruttato poi lo “sistemi” con le ricostruzioni
V F
RISULTATO: in quale colonna sono presenti più risposte? A B

A Ti consiglio di contattare immediatamente qualche tuo collega nella pagina testimonianze, chiedi approfonditamente del “sistema colore” e di me. Se invece hai già chiaro tutto non farti alcun problema: fai una veloce analisi di cosa puoi “congelare” valuta che tipo di budget puoi dedicare a un nuovo progetto/percorso e contattami.

Solo per casi eccezionali e da valutare singolarmente: se non puoi congelare nulla e non hai budget MA hai almeno 16 clienti bionde ancora attive e che vedi almeno ogni due mesi contattami su gasparetto.goldwell@hotmail.it  nell’oggetto scrivi BIONDO DOPO BIONDO, riceverai una mail con le istruzioni per la valutazione del piano “biondo dopo biondo”. Fai un breve calcolo, per bionde intendo tutte quelle clienti che hanno da oltre il 50% della loro testa con meches fino ad arrivare al platino.

B Sei posizionato molto bene, e oggi è un gran vantaggio. Mi permetto di farti notare che stai approfondendo con interesse gli articoli del mio blog, questo sicuramente perché sei una persona attenta e che ci tiene a non perdere il vantaggio che attualmente hai rispetto ai tuoi concorrenti di zona. Ti consiglio di continuare a seguirmi, quello che posso dirti è che se il beneficio che apporto con il mio sistema colore a chi ha problematiche è molto importante, figuriamoci per chi non le ha! Consolidare garantendosi un futuro inattaccabile significa anche esplorare prima della concorrenza un mondo che attualmente non stai valutando come appagante e pagante nel modo giusto … se godi di ottima salute e te lo puoi permettere, possiamo anche concordare l’esclusività di zona.

Spero che le domande fatte in questo quiz quanto meno ti siano servite a fare delle riflessioni sul mercato colore della tua zona, e come potersi distinguere con i servizi colore.

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Il segreto per aumentare il numero di clienti e dei servizi colore!

confidenza

In che modo nel mercato di oggi si possono attrarre nuove clienti?

In che modo fidelizzarle e portarle a spendere ripetutamente nel mio salone?

Certamente sei un professionista nel tuo lavoro, ti aggiorni, proponi la moda più inerente alle clienti che ti frequentano ma … c’è sempre un qualcosa che non torna. Sei sempre alla ricerca di altro.

Cosa vuol dire veramente differenziarsi?

Qual è il vero motivo per il quale dovresti differenziarti?

E differenziarti da chi?

Per poter attrarre la clientela che cerchi e per aumentare, di conseguenza, il tuo prestigio, la tua fama, la tua reputazione e con loro gli incassi del tuo salone devi cercare nuovi mercati nel mercato, in questo video te ne presenterò uno.

Ma sei pronto/a a ricevere le nuovi clienti in modo profittevole per te e il tuo salone?

Basta aumentare il numero di clienti per tornare a prosperare?

Clientela nuova e differenziazione sono collegati? Se si perché?

Scopri anche tu come creare nuovi clienti e nuovi servizi colore e cosa il parrucchiere cerca di realizzare da molto tempo ma non ha ancora trovato il vero “sistema colore” per farlo …

guarda il video

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Corsi e ricorsi di una storia infinita che torna, ecco perché un “sistema colore” può difendere il tuo futuro

datiE’ ottobre e come ogni anno le riviste di settore pubblicano report sull’andamento generale del tuo mercato, voglio condividere con te alcune riflessioni che fa il mercato, in base a queste riflessioni sappi che il tuo fornitore nei prossimi mesi ti verrà a dire tre cose che ti devono allarmare sul fatto che stia veramente facendo i tuoi interessi:

  • se vuoi sviluppare il tuo salone o mantenere la tua quota di mercato devi seguire formazione con un hairstylist di fama internazionale perché i tuoi clienti cercano questo e perché il tuo fornitore ormai gli ha promesso che lo pagherà facendogli fare “pedane”
  • se vuoi far fronte alla stabilità preoccupante della crisi devi diventare un salone multi servizio e inserire l’ennesima novità che contribuirà a rimpolpare il tuo magazzino, con buona pace degli studi di settore, svuotando quello del tuo fornitore
  • se vuoi continuare a conquistare clienti devi prestare attenzione all’ecosostenibilità quindi accettare tutte le stronzate che ti racconteranno in merito alla naturalezza dei loro prodotti anziché parlarti rispettando la tua intelligenza di una chimica più intelligente

Se è veramente aggiornato sul mercato ti darà anche altre due suggerimenti questa volta utili:

  1. se vuoi veramente fare numeri all’interno del tuo salone devi offrire più servizi, salvo poi limitando il tuo listino colore a sole colorazioni ad ossidazione o alcaline sempre uguali a se stesse, più o meno pastellate ma sempre aggressive sulle lunghezze e punte delle tue clienti
  2. per rimanere aggiornata e moderna anche nei confronti delle clienti devi entrare se ancora non lo hai fatto in internet e sui social network – cosa scontata, visto che stai leggendo questo blog sicuramente questo lo sapevi già di tuo -. QUINDI questa informazione ha veramente valore per te o è fingere di darti del valore?

Cosa devi veramente sapere sul report sismico di quest’anno!

Le aziende che condividono il tuo mercato con quello del mass market, dei supermercati, dei grossisti e dei negozi “per parrucchiera”, si stanno orientando sempre più sui “non-canali”.

Ma cosa vuol dire “non-canali”?  A me viene da pensare che avendotelo messo oramai un po’ dappertutto stanno sperimentando nuove soluzioni … Molti dei tuoi fornitori, hanno costruito il loro successo sulla pelle degli artigiani come te, sviluppano e aumentano i loro dividendi anche se tu fatturi di meno, l’importante è che tu continui a lavorare per i loro esperti di marketing, per far loro pubblicità in modo che la tua cliente (“i consumatori” ) quando entra in un supermercato o in una profumeria sappia cosa vuole.

C’è un problema, si sono accorti che le profumerie sono in calo come te (guarda caso, saloni e profumerie comunque sono da sempre percepite come benessere/lusso) in media del -3,8%.

C’è un altro problema, si sono accorti che i loro canali principali di vendita, ovvero la grande distribuzione, tengono (Mass market, supermercati, grossisti sono complessivamente a -0,3%) mentre tu e i tuoi colleghi siete sotto in media del -7,7%.

Cito da ESTETICA di questo mese: “… si calcola che il numero medio di tinture all’anno della fascia più allargata di utenti abitudinari sia passato da 10 a 5 applicazioni.” “… grande distribuzione sostanzialmente stabile … e si conferma il più importante canale di distribuzione di vendita per il cosmetico …”.

Cosa sta per succedere: il tuo fornitore sta per cominciare a farti ulteriore concorrenza su:

  • E-commerce (vendite via internet – già qualsiasi grossista lo fa, addirittura c’è qualche tuo collega che si è strutturato per vendere via internet io stesso ero stato chiamato pensando di aver fatto un nuovo cliente, invece era un parrucchiere-commerciante che non giudico ma non cerco)
  • Farmacia +2% quest’anno (e tu devi farti un mazzo tanto per combattere con i la credibilità del farmacista rispetto alla tua)
  • Erboristeria
  • E UDITE UDITE: le vendite dirette sono schizzate al 5% (vendita a domicilio e per corrispondenza)

Ora due sono le cose: o ti sto annoiando e hai smesso di leggere, o stai per smettere di leggere e non mi credi. Su questo posso solo dirti, leggi, informati, guardati in giro e levati le fette di salame che perché così è il mercato ti sei voluta/o far mettere.

Queste le mie fonti: rivista ESTETICA e Centro Studi Cosmetica italiana

Se il tuo fornitore non è un’azienda che lavora solo ed in esclusiva con il parrucchiere ti consiglio di porti delle domande. Come ho già scritto tempo fa sappi che questi tuoi fornitori stanno prosperando sulla tua pelle con crescite di oltre il 50% da quando è cominciata la crisi: ovvero la scomparsa di clienti non defunti dal tuo salone.

Mentre ti mandano targhe commemorative per ringraziarti per la tua fedeltà cercano di legarti come un capretto prendendoti per il collo con:

  • Arredamenti che pagherai in prodotti per i prossimi 10 anni
  • Accordi con accademie più o meno blasonate e create ad hoc che paghi sempre tu
  • Facendoti concorrenza in altri canali di vendita
    1. Mass Market
    2. Supermercati
    3. Profumerie
    4. Grossisti

Perché mentre ti propongono di acquistare colorazioni miracolose che poi sono costretti a ritirare dal mercato perché non funzionano fanno il gioco delle tre carte e ti sfilano da sotto agli occhi le clienti più in difficoltà servendole direttamente sul loro carrello della spesa.

FINALMENTE UNA BELLA NOTIZIA!

improve-your-productivityIn tutto questo marasma di dati ce n’è uno, piccolino, che passa quasi inosservato e contiene in realtà una possibilità di salvezza per te, ti consiglio di valutarlo molto attentamente.

I riflessanti incidono nel tuo attuale mercato per il 4,4% del tuo fatturato!

Le due tre ragioni principali di questo basso utilizzo sono:

  1. i riflessanti presenti sul mercato coprono i capelli bianchi e sono una copia del colore alcalina ad ossidazione, uso solo ossigeni a meno volumi
  2. i riflessanti presenti sul mercato essendo un’altra colorazione alcalina non hanno le stesse ciocche colore, le stesse nuance, della colorazione principale e diventano complessi da utilizzare
  3. i riflessanti presenti sul mercato essendo un’altra colorazione alcalina ti mettono parzialmente in crisi davanti alle obiezioni delle tue clienti e tu non sai come valorizzarli e farteli adeguatamente pagare

Sicuramente sai che pettinando le lunghezze con il colore ad ossidazione, ossidazione dopo ossidazione le stesse risulteranno molto sfruttate, non come una bionda ma nemmeno molto lontano: perdendo di lucentezza e struttura:

  • Sbiadimento delle punte precoce
  • Difficile gestione del crespo
  • Asciugatura lenta
  • Capello sfibrato
  • Doppie punte

Un consiglio spassionato per non solo arginare il calo di clienti ma far volare il fatturato del tuo salone: corri nel tuo magazzino, fai un bell’elenco e un inventario di tutto il trattante che hai, maschere, shampoo riequilibranti, balsami, condizionanti, ricostruzioni, scrivi tutto su un foglio con i numeri di fianco.

Da domani ad ogni cliente che entra nel tuo salone offri un trattamento per capelli lunghi, per curare le lunghezze svuotate da colore dopo colore, fallo direttamente nei giorni in cui si colorano, aggiungi la tua migliore crema al riflessante e pettina le lunghezze così piuttosto che con il solito colore alcalino ad ossidazione.

Se non hai un “sistema colore” in grado di trattare le lunghezze e punte con un risultato riconoscibile dalle tue clienti sai come portarle da un primo servizio colore ad un’altro?

Sai come portarle a riprendere appuntamento per un servizio colore intermedio? E che possa trovare solo nel tuo salone?

  • se vuoi dotarti di un “sistema colore” che ti permetta di pianificare uno sviluppo dei servizi colore
  • se vuoi sviluppare un “sistema colore” che ti permetta di incrementare gli incassi da subito dandoti il respiro che ti serve per riflettere sul tuo futuro
  • se sei disposta ad accettare un cambiamento per sfruttare un margine di crescita che fino ad oggi non hai considerato
  • se vuoi un “sistema colore” che ti permetta di accedere ad un mercato specializzato su lunghezze e punte per staccarti da un mercato fatto solamente di ossidazione alcalina

prendi informazione su di me e sul mio “sistema colore” presso i tuoi colleghi, alcuni li trovi anche su questo blog.

Quando un sistema colore diventa una strategia altamente differenziante e personalizzata

omologazioneE’ indiscusso che nel momento in cui stai per scegliere un partner per il cuore del tuo salone, parlo della parte tecnica, il colore – tema caro a questo blog -, hai sicuramente l’imbarazzo della scelta tra tantissimi fornitori diversi.

Il mercato ti offre di tutto e di più e tu spesso ti ritrovi a scegliere in base ad un sistema di acquisto che ormai è diventato confidenziale e ti sembra quello giusto:

  • compri dal venditore che ti sta visitando più spesso
  • compri dal venditore che ti è meno antipatico ma sai che non ha un’azienda particolarmente forte sul colore
  • compri da quello che tu pensi sia il leader di mercato anche se ti è antipatico
  • compri in sicurezza da un’azienda locale (grossista o terzista – vuole dire che fa colori anche per grossisti)

Questi quattro modi di comprare hanno tutti in comune un limite: “l’aziendalese” e qualsiasi tua scelta porterà un malsano virus nel tuo salone.

UNA COSA CHE DEVI ASSOLUTAMENTE SAPERE SULLO STILE ITALIANO

La maggior parte delle aziende e dei negozi (magari ci troverai qualche affinità capitata anche a te in prima persona o avendo perso un “braccio”) in Italia nascono come copia di una copia. Questa considerazione non vuole essere né un’offesa tantomeno una critica ma si sofferma su un aspetto tecnico che potrebbe avere creato qualche problema anche a te.

Magari sei incappata/o in un fornitore di questo tipo, magari hai tu stesso fatto o – peggio ancora – stai facendo questo percorso:

  • spesso aziende e negozi in Italia nascono in questo modo: io sono il venditore o il direttore commerciale di un’azienda o il lavorante di un salone, sono quello che si occupa di vendere il prodotto o di fare consulenze alle clienti, nella mia testa penso “se non ci fossi io! Lavoro tanto per lui e porto a casa poco”, “il mio titolare mi sfrutta …”.

Succede che dato che sono anche IO che mando avanti l’azienda o una parte di essa con il mio titolare, mi esaspero di lavorare per un’altra persona che mi rompe anche le scatole dalla mattina alla sera e quindi la VENDOTUTTOATTUI Srl o Snc.

Cosa vuol dire? In Italia significa che io apro la stessa identica azienda o lo stesso negozio di fonte al mio titolare o nella zona dove prima vendeva il mio capo “vado dai clienti che avevo prima con il quale lavoravo e faccio quello che ti faceva il mio capo, ti chiedo di meno e in più ti do un’assistenza migliore, magari aggiungo anche un’altra cosa …”.

Comincio a parlare l’”aziendalese” come il mio capo e come lui faccio il listino, cerco uno stilista, re-invento una collezione, ri-maneggio un colore ad ossidazione … copio e incollo.

“Aziendalese” significa nessuna idea veramente differenziante, che non porta a nessun brevetto veramente differenziante, che può funzionicchiare nei primi tempi ma non nel lungo termine, che va bene quando tutto va a gonfie vele ma quando il vento cala …

Il venditore che ti sta visitando più spesso, quello meno antipatico, quello che tu pensi sia il leader di mercato e l’azienda locale se scegli cercando sicurezza tra i “tuoi” perché tu passi 12 ore a spaccarti la schiena in salone ricoprendo mille e duecento ruoli diversi nella giornata non sono la scelta giusta.

Tra i mille e duecento ruoli che ricopri si è persa la tua essenza e forse anche parte della tua felicità, sicuramente è stata nascosta la tua specializzazione.

Il limite che hanno in comune queste quattro possibilità di acquisto quando parliamo di mondo colore è che:

  • non ti rappresentano come persona
  • non ti rappresentano come artigiano
  • non ti rappresentano come parrucchiere

e ti proporranno tutte soluzioni parlando “aziendalese”, a volte camuffato da tue esigenze di marketing, a volte camuffato da accordi con la tua categoria (che fa sempre i tuoi interessi?), spesso con soluzioni generiche che propongono a tutti e che finiscono con il personalizzare solo lo svuotamento del loro magazzino dentro al tuo.

Diciamocelo francamente, nel mondo colore tu cerchi un partner tecnico che ti liberi da vincoli e limiti e ti permetta di esprimere il tuo lato creativo ed artistico su tutte le teste, delle clienti che hai e anche su quelle che non hai, per emergere ed importi sul mercato e questo ti spinge a cambiare comprando dal tuo nuovo fornitore il suo limite e il suo vincolo.

Tradotto in parole povere, devi far scegliere al colorista che è in te il nuovo fornitore colore per capire cosa ti permette di fare con il colore e cosa invece ti nasconde ovvero cosa non ti permette di fare con il colore.

In parole ancora più povere, il nuovo colore se è la copia della copia della copia di un colore solamente ad ossidazione o senza ammoniaca non porterà nuovi servizi in salone, non muoverà verso l’alto il tuo listino, non ti permetterà di far percepire alle tue clienti che hai messo un’altra marcia.

Potrà risolvere momentaneamente problematiche di copertura dandoti risultati più facili da correggere, ma sei veramente libera/o di colorare come vuoi tu?

Quello che non riesci a fare con il colore, tutte le volte che hai una perplessità rispetto ad un risultato – anche quando non è così palese per la cliente e lei non te lo fa notare ma tu senti un pizzico nella pancia – tutte queste volte sei costretta/o a rinunciare a qualcosa.

Un esempio è il tuo reparto tecnico fatto di tanti diversi pezzi che ritieni siano le punte di diamante dei vari venditori che sono passati nel tuo salone, chi è forte per la copertura, chi per il riflesso, chi per la maschera, ecc. e tu hai masso insieme il tutto per poterti esprimere appieno senza limiti “aziendalesi”.

Hai strutturato un tuo personale sistema che però ha delle complessità di tipo tecnico e anche di tipo commerciale, ma questo lo approfondirò un’altra volta, ti basti sapere che ti costa di più rispetto a un “sistema colore” già pronto e collaudato.

  • il venditore che ti sta visitando più spesso sta facendo il suo lavoro, vendere, ma quali sono i suoi casi di successo (intendo i tuoi colleghi che battono la crisi ogni giorno con i suoi servizi colore) la superano annaspando tra le onde o la battono prosperando, le teste colorate che hai visto in giro della sua azienda ti entusiasmano? Sono il tuo futuro? Quanti e quali nuovi servizi colore potrai inserire nel tuo salone rispetto al tuo attuale listino?
  • il venditore che ti è meno antipatico la capisco come scelta ma è irrazionale, di pancia, sai già che la sua azienda non è forte sul colore (altrimenti saresti già sua cliente colore) dovrai sempre aspettare conferme da un risultato colore che come artigiano non ti può mentire e come esperienza l’hai già fatta una volta e ti ha portato dove sei ora! E stai cercando un’alternativa
  • quello che tu pensi sia il leader di mercato anche se ti è antipatico attualmente è più in crisi di te perché quello che ti propone (a mio parere) è l’essere complice del danno più grande arrecabile a tutto il settore – e molti tuoi colleghi se ne sono accorti, pur avendo dato inconsapevole fiducia per anni – a chi tutt’oggi sfrutta la categoria vendendo direttamente anche alle tue clienti finali tramite grossisti e supermercati
  • la sicurezza di un’azienda locale (che sia un grossista o un terzista – vuole dire che fa colori anche per grossisti) può darti la sensazione di giocare in un campo conosciuto con volti, accenti, usi e modi di fare che parlano la stessa lingua del tuo mercato: ma quale forza di ricerca e sviluppo ti porta in salone? Le sue novità sono quasi tutte tecniche colore o è tecnicamente il suo colore che ti fa fare la differenza sulla struttura dei capelli delle tue clienti? Dispone veramente di una tecnologia che permette a te come colorista di ottenere qualsiasi risultato tu abbia in mente? Anche su lunghezze e punte?

Tutti e quattro si presentano da te felici di vendere – e ci mancherebbe altro – ma chi di loro sta parlando veramente alla tua anima coloristica?

  • chi ti sta visitando più spesso ti ha già presentato quasi tutto il suo portafoglio, non hai ancora comprato da lui ma ti ci affidi per una parte così importante del tuo salone? Solo perché è più confidente? I super schiarenti lasceranno il solito giallone?
  • chi ti è meno antipatico ha certamente un punto in più ci mancherebbe, ma in questo caso cosa dice la tua anima colore? La copertura è garantita sempre? Se si cosa ti permette di offrire di diverso e in più rispetto alla copertura dei tuoi 3 concorrenti diretti più vicini in zona? Comincerai o confermerai il tuo successo?
  • il leader di mercato, oltre ad aver venduto a chiunque il tuo colore professionale ti è anche antipatico! Cosa ti attira di più come artigiana/o il marketing o l’aspetto tecnico che non ti possono dare con colorazioni solo ad ossidazione?
  • l’azienda locale ti renderà diversa/o dagli altri tuoi 10 concorrenti in zona? Hai mai sentito parlare tra i mille corsi fatti della zona di comfort?

Se cerchi un partner tecnico che ti svincoli dai limiti aziendali e tecnici dei colori che hai utilizzato fino ad oggi ma che non ti soddisfano al 100% e vuoi poterti esprimere per quello che sei e senti rispetto al colore e che sai veramente di essere in grado di realizzare come colorista, allora devi dotarti di un “sistema colore”.

Un “sistema colore” che una volta fatto tuo nel suo aspetto tecnologico con la giusta formazione, consapevole di dover affrontare un nuovo cambiamento,  e l’aggiornamento costante e semestrale ti permetta di esprimere la tua vena artistica personale e prescinda da qualsiasi discorso “aziendalese”.

Tutti i venditori ti parlano in “aziendalese” ovvero nel modo in cui vengono pompati durante i meeting che preparano le sessioni di vendita, il fatto è che dovrebbero invece parlarti come colorista. Tu a che punto sei?

Da anni a tutti i corsi che vai a fare ti ripetono che in salone tu sei: l’ufficio acquisti, l’ufficio vendite, l’amministratore, l’operaio, l’ufficio paghe, l’ufficio del personale, lo psicologo, l’impresa di pulizie, l’arredatrice, la pubblicitaria, l’esperta di marketing … non pensi che si sia persa di vista la tua figura originaria di artigiana?

La definizione storica, riconosciuta anche dai vocabolari della lingua italiana dice ”chi esercita un’attività (anche artistica) per la produzione (o anche riparazione) di beni, tramite il lavoro manuale proprio e di un numero limitato di lavoranti, senza lavorazione in serie, svolta generalmente in una bottega …”.

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Ecco, rivolgendomi all’artigiana/o che c’è in te ed in particolare alla sua accesa passione per il colore, quando parlo di un “sistema colore”, intendo un sistema che ti permetta all’interno della tua bottega tramite il tuo lavoro manuale ed artistico di comporre capolavori unici, non in serie né riproducibili, non solo per il tipo di tecnica applicata ma anche per il tipo di struttura ottenuta nella produzione o nella riparazione dei capelli delle tue clienti tramite un “sistema colore” che permetta di farlo colore dopo colore.

Riscoprire, al di là e sopra a tutte le competenze che hai acquisito in questi anni, e che ti hanno portata/o a confrontarti con gli “aziendalesi” il tuo profondo e radicato cuore colore, artigianale e semplicemente tuo. Esclusivamente tuo, personalizzabile perché privo di limiti.

Ecco perché un “sistema colore” che ti permetta di ottenere i risultati desiderati senza limiti se non quelli imposti dal tuo sapere di artigiana/o e dal gusto personale, e che ti permetta di esprimerti in modo unico, come personalizzazione estrema del tuo lavoro, differente da tutti gli alti 10 concorrenti della tua zona è altamente differenziante e ti può portare sopra un mercato ormai indistinto e generalista.

Un mercato generalista perché utilizza un colore che è solo ad ossidazione.

Se fino ad oggi hai cambiato colore per passare da un colore semplicemente alcalino ad un altro colore semplicemente alcalino, prima tedesco, poi francese, poi belga, poi spagnolo, poi locale … e pensi che non ci possa essere altro nel mercato, ti sbagli!

Se fino ad oggi ricordi cosa ti dicevano a scuola in merito all’alcalinità e all’acidità e tutte le aziende che ti visitano ormai ti hanno presentato colori ad ossidazione fatti queste domande:

  • la ricrescita delle tue clienti a volte è disuniforme o più opaca di un tempo?
  • le lunghezze e punte delle tue clienti scaricano prima ed in modo differente o viceversa sono molto stabili ma non sempre riflessate?
  • i pigmenti pronti li utilizzi solo come intensificatori o correttori e non li valorizzi a listino?
  • i servizi colore che hai oggi a listino nel tuo salone sono meno di 8?

Se hai risposto con almeno tre si chiediti se veramente come colorista oggi ti senti appagata/o dal tipo di risultati che ottieni attualmente sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico.

La tua percezione di te stessa/o come colorista combacia con l’idea di successo che avevi quando hai aperto il salone?

Ad oggi offri a tutte le tue clienti servizi colore specifici su lunghezze e punte?

Se senti di avere ancora qualche limite comprato dai tuoi fornitori, puoi liberarti dotandoti di un “sistema colore” fatto su misura di artigiano da un gigante del settore.

Molte persone mi chiedono se il metodo che si acquisisce con il “sistema colore” che propongo su questo blog è replicabile da ogni salone, parrucchiere, a prescindere da dove si trova e da che esperienze abbia maturato.

Se non hai paura di rimetterti in gioco e sei pronto a un cambiamento e alla formazione costante, se vuoi veramente che il futuro del tuo salone sia la competizione con i migliori per accaparrarsi i clienti che veramente spendono la mia risposta sarà sempre: “Sì”.

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Ci sono un sacco di modi, per il classico salone per vendere di più ai clienti esistenti e procurarsi nuovi clienti desiderosi di spendere invece che stare seduti a sbuffare parlando di crisi.

Il vero problema per molti parrucchieri in realtà è solo uno : non percepiscono differenze particolari tra un colore e un altro, l’esigenza principale è quella della copertura e tutti – o quasi – i colori presenti nel mercato coprono, tutti sono ad ossidazione e alcalini.

Se anche tu fai parte di questa categoria che si spacca la schiena dalla mattina alla sera, spesso solo per essere vessati di tasse e balzelli, per guadagnare spesso nemmeno il giusto e l’onesto mentre vedi la clientela assottigliarsi, diminuire e spendere sempre meno, hai bisogno di cambiare marcia, di nuova fiducia.

E hai bisogno di continuare a leggere questo articolo sopportandomi mentre ti prendo un po’ in giro prima di darti qualche soluzione pratica …

Aprire un salone o entrare nel salone di famiglia

Chi arriva a fare il parrucchiere è perché ha mangiato pane e bigodini da quando era bambino o è perché ha sviluppato nel tempo una certa manualità e abitudine alla vita in salone, o ha scoperto questa passione un tempo ritenuta la scappatoia per i fannulloni.

Di base però c’è una malsana idea che :

“Se lavoro bene, chiedo il giusto prezzo e tratto bene i clienti, la voce si spargerà e le persone continueranno a venire sempre di più”.

Ora per te, caro parrucchiere, ho una brutta notizia:

  • Lavorare bene
  • chiedere il “giusto” prezzo e
  • trattare “bene” i clienti

purtroppo non ha nulla a che vedere con le chance di avere successo nel mondo sempre più complesso degli acconciatori.

Attenzione, non sto dicendo che utilizzare prodotti di scarsa qualità, chiedere prezzi assurdi e trattare male i clienti siano la strada per il successo.

Sto dicendo che se vuoi tenere aperta la tua attività di parrucchiere devi specializzarti nell’ambito che da sempre è la maggior fonte di guadagno e incassi per la categoria ovvero il COLORE e NON il marketing, la vendita di servizi accessori (unghie, trucco, abbronzanti) o la supergestione contabile e statistica (altrimenti attualmente saresti laureato in economia e direttore marketing di qualche azienda vicentina no?!).

Ciò detto, pour parler:

  • Nei centri commerciali il COLORE non è la fonte primaria di guadagno
  • In pochi saloni particolarmente posizionati o ”di lusso” chiedono prezzi “esagerati” e
  • C’è un salone a Como che fa rabbrividire per come è arredato ma lavora con ben 18 lavoranti

Le eccezioni però in realtà come sai confermano la regola, e se non sei in una di queste perle nere rischi di essere in balia del “nuovo mercato”, instabile e lamentoso come il tuo attuale stipendio.

Puoi continuare a dare la colpa al governo ladro o a quello che ti pare tutta la vita. Fatto sta che o ti dai una mossa a diventare specializzato nel colore dotandoti di un “sistema colore” che ti permetta di farlo, o tu e il tuo salone continuerete a navigare a mezz’asta tra continue difficoltà, urgenze e pretese di chi lavora al tuo fianco e non vede una direzione specifica.

Se il tuo salone si chiama “Priscilla” presto sarai sul serio la regina del deserto (di clienti)

Hai presente saloni da parrucchiere “unisex”, dove non si capisce realmente per chi siano i servizi proposti, l’ambiente vira terribilmente verso il “sono uguale a ogni altro salone in città” e sia gli uomini che le donne si sentono a disagio quando condividono lo stesso spazio mentre vengono serviti?

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Hai presente di cosa parlano gli uomini tra di loro da quando mondo é mondo? E per le donne non è la stessa cosa? Vale ancora quanto vent’anni fa l’idea “più possibilità ho più posso guadagnare?”.

Molti maschi anche se tagli bene i capelli, al prezzo giusto e li tratti bene, non ci vengono nel tuo salone dove le shampiste parlano di gossip femminile, non possono parlare con qualcuno di f*** e Milan come ai bei vecchi tempi, invece che “La Gazzetta dello Sport” e “QUATTRORUOTE” come riviste gli passi Oggi e Novella2000 e soprattutto non gli passi il rasoio sul collo perché sei un salone da donna riconvertito e manco ce l’hai in salone il rasoio! Non a caso in tutta Europa stanno rispuntando i barbershop!

Oltre queste cose di base, come dicevo, il punto è proprio che TU sei nata/o principalmente come artigiano, uno che “lavora con le mani” che lavora di pancia e vivi di emozioni e hai dovuto imparare un sacco di cose oltre a coprire i capelli bianchi e le vuoi mettere giustamente in mostra e renderle remunerative, tutte!

Se la gente non entra più nel tuo negozio, fai prima a dire che è colpa del governo, che c’è la crisi, che la gente non ha più soldi che a prenderti le tue responsabilità.

Sì, lo so anche io che è VERO che a livello macro-economico è colpa del governo, c’è meno denaro in giro e la crisi esiste. Solo che il denaro non è sparito dal mondo.

Sta semplicemente passando di mano e tu a livello di economia individuale, se vuoi intercettarlo devi diventare uno specialista del colore. Fine.

Se hai un salone e ti percepisci come l’artigiano con le mani d’oro che è bravissimo a fare trattamenti o tagli perché dai per scontato che nel mondo colore non ci sia più nulla da inventare a livello di tecnologia e per coprire i capelli bianchi serva sempre e solo il colore a ossidazione, se pensi questo da un po’ di tempo a questa parte sei fottuto.

Non a caso ti hanno inserito in salone spray abbronzanti, braccialetti, collane, tatuaggi, calze contenitive, unghie, trucco ecc. Nel tuo e in quello di tutti gli altri saloni della tua zona dai quali ti differenzia solo il listino, un euro in più o un euro in meno …

Se vuoi veramente tornare a prosperare devi percepirti e farti percepire dalle clienti come uno specialista del colore e preoccuparti di inserire nel tuo salone un “sistema colore” che porti gente nel tuo negozio e la ri-porti a spendere volentieri per i servizi che proponi perché sentono e percepiscono la differenza facendoli tornare a comprare nel tempo.

Lo ridico? :

Se vuoi veramente tornare a prosperare devi percepirti e farti percepire dalle clienti come uno specialista del colore e preoccuparti di inserire nel tuo salone un “sistema colore” che porti gente nel tuo negozio e la ri-porti a spendere volentieri per i servizi che proponi perché sentono e percepiscono la differenza facendoli tornare a comprare nel tempo.

Quando hai fatto questo:

  • i tuoi incassi migliorano
  • il tuo stress economico scende di livello e la serenità ti porta a sviluppare altre dimensioni del salone – tipo il marketing, la pubblicità, la gestione meticolosa, gli spray, collane, ecc. – affidandolo a veri specialisti mentre tu ti puoi dedicare alla tua VERA passione e creare le teste che fanno prosperare la tua attività.

Vale la stessa cosa se fai il parrucchiere e sei quello che taglia i capelli e fa la messa in piega se sei cioè contemporaneamente il “proprietario” e il lavorante del negozio.

Ogni minuto che passi a fare altro rispetto a sviluppare e proporre servizi colore differenzianti e altamente remunerativi dentro la tua attività, stai piantando un chiodo sulla bara del tuo business, perché non c’è nessuno che può sopravvivere senza variare e aumentare i servizi listino che ti permettano di essere riconosciuta/o come specialista del colore nella tua zona aiutandoti a:

  • portare clienti nuovi in salone
  • vendere a quei clienti più servizi (anche oltre il colore)
  • spingerli a tornare da TE ripetutamente
  • fare fronte all’aumento delle spese e dei costi fissi continua e strisciante

Ma io amo il mio lavoro, e poi sono così brava/o!

So che se sei un artigiana/o da molto nel mercato o un rampante lavorante con la voglia di emergere probabilmente sto dicendo qualcosa nella quale tu ti senti già molto al sicuro, arrivato o difficilmente migliorabile data la qualità che il mercato ti offre: ma non saprei realmente come dirtelo con parole più semplici.

Conta quanti servizi colore offri attualmente alle tue clienti e se:

  1. sono per la maggior parte ad ossidazione o
  2. sono meno di 8

poniti delle domande su che cosa il tuo attuale fornitore può eventualmente aiutarti a cambiare a livello di servizi colore

E’ invece necessario che tu possa accettare un cambiamento innovativo delegando ad altri alcuni lavori non artigianali (gestione, marketing, pubblicità, bilanci) almeno finché non avrai installato un “sistema colore” semi-automatizzato per fare le cose che ti ho scritto sopra, cioè portare clienti, vendergli un sacco di servizi colore remunerativi che non sono loro a richiederti direttamente e portarli a tornare ripetutamente da TE perché ti riconoscono, per il risultati e non le promesse di un marketer, come  specialista del colore.

Ciò detto, quando avrai creato un sistema colore per fare le cose che ti ho descritto sopra, allora se proprio non puoi farne a meno e lo fai per piacere e non per dovere puoi rimetterti a fare direttamente marketing, fare il pubblicitario, fare il ragioniere, fare unghie, abbronzare le clienti spruzzandole o qualsiasi altra cosa che attualmente ti stanno proponendo di fare “distogliendoti” più o meno volutamente dal focus principale e più remunerativo per la tua attività.

Nel caso di molti fornitori loro ci guadagnano comunque sul colore che non proponi tu, perché lo vendono sotto le gambe alle tue stesse clienti nei supermercati o dai grossisti.

Ma ripeto, devi farlo solo se puoi smettere quando ti pare e la tua attività va avanti comunque, perché sei stato riconosciuto assieme al tuo staff dalle clienti della tua zona come lo specialista del colore.

Altrimenti sei sempre a qualche bolletta dalla nevrosi o dal fallimento della tua attività.

Si lo so, le banche sono brutte e cattive e non ti danno più i fidi, c’è la crisi, le piaghe d’Egitto, i fornitori non ti fanno più credito, le cavallette … quindi PROPRIO PER QUESTO adesso accetta un cambiamento migliorativo che esiste nel mercato e che tu non consoci ancora e incrementa i tuoi incassi con un “sistema colore”.

Io sono furbo! Io faccio GRUPPON!

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Personalmente penso che il marketing è una cosa che come imprenditore devi conoscere, ma come la gestione e il bilancio è una cosa che puoi delegare a chi ha la specializzazione nel fare quello.

Altrimenti finirai con il rendere il tuo negozio un poco piacevole ambiente dove mentre dovresti esprimere la tua creatività dipingendo un Picasso sulla prossima cliente per fare in modo che faccia “effetto leva” sulle altre tue potenziali clienti colore, stai pensando alla prossima campagna marketing verso nessuno …

Te la faccio breve: L’effetto che tu vorresti è quello di persone che vengono a provare il tuo “sistema colore”, magari un biondo particolarmente raffinato e lussuoso e che poi trovatesi bene ritornino una volta finite le promozioni a comprare i tuoi servizi, che vengano fermate per la strada e che portino nel tuo salone amiche e parenti.

Ok, fammelo dire una volta per tutte:

“L’effetto che desideri si ottiene con un sistema colore che ti permetta di non brasare i capelli delle clienti con colori ad ossidazione e offrire loro colori che durano sulle lunghezze e punte oltre le aspettative e la ricrescita che percepiscono le clienti stese con l’effetto di una ristrutturazione, non con Groupon, Grupalia, corsi motivazionali o di marketing–spilla-artigiani e compagnia cantante”.

Il limite della specializzazione che non riesci a cogliere in quanto non sei consapevole né esperto dell’importanza di differenziarti, anche se te lo dicono a tutti i corsi che fai (E QUALSIASI SIA IL TIPO DI CORSO SIC!) è il focus.

Focus.

Focus.

Tatuati sulla fronte sta cavolo di parola : FOCUS.

Fare Groupon è come mettere un enorme cartello alla porta del tuo salone con scritto: “Oggi la ricrescita dei senzatetto la coloro quasi gratis”. Cosa pensi che succederà quindi?

  • Il salone si riempie, ovviamente di tutti i “cacciatori di offerte” che ci passano davanti. Dal reale al virtuale, il “cacciatore di offerte” che passa per strada è lo stesso focus che tiene di mira le offerte sul sito Grupon.

Il sito di questi servizi puoi identificarlo metaforicamente come il sottoponte della tua città e chi lo visita sono i barboni che si scaldando al fuoco bruciando stracci nei bidoni.

Pare ovvio che se vai a mettere lì sotto al ponte un cartello : “Venite al mio salone in via XXXX perché oggi coloro taglio e massaggio gratis”, ti ritroverai il salone invaso. Ma non dalla gente che vorresti tu.

  • Il focus che vorresti tu, NON viene nel tuo salone e non reagisce alle offerte di Groupon, perché non è un “cacciatore di offerte”, odia sentirsi tale e in molti casi al contrario ama ostentare, non frequenta i siti come Groupon e piuttosto che sentirsi dal suo punto di vista un pezzente consegnando buoni sconto per pagare si farebbe asportare il seno destro con estrazione cruenta a mani nude senza anestesia.

Sono le stesse persone che si riversano come locuste nei negozi solo per prendere la roba nei periodi dei saldi. NON sono clienti che tornano a comprare merce a prezzo pieno durante tutto il resto dell’anno. Servono come “spazzini” per liberare i magazzini delle rimanenze.

Così come non attiri il focus giusto nei negozi facendo i SALDI aperti a tutti, così non attiri pubblico giusto facendo Groupon aperto a tutti.

Al focus giusto dà fastidio farsi vedere in coda con gli altri “cacciatori di saldi” al freddo ad aspettare per entrare nel negozio con le offerte, così come dà fastidio andare in un posto con il buono sconto in mano per mangiare.

So che se non percepisci che possano esserci delle rilevanti novità tecnologiche nel Colore e sei disillusa/o in merito ad ammoniaca ed ossidazione, per te l’unica leva che percepisci è “RISPARMIO”, ma è solo perché essendo il colore ormai banalizzato, sei come uno con la lingua bruciata che mangia. Percepisci solo i sapori più forti – magari dello sconto in trattativa – e non sei in grado di “sentire” gli altri sapori.

RISPARMIARE è solo una delle tante leve di acquisto delle persone e per quanto poco tu possa crederci, nemmeno la più importante, o meglio … è l’ultima che dovrebbe interessarti.

Dovrebbe interessarti invece come aumentare il tuo listino in servizi e di conseguenza incassare di più nel servizio che da sempre distingue i saloni di successo, quello che garantisce il futuro: il colore.

Se sono una persona particolarmente prestigiosa, posso accettare una servizio colore o un taglio gratis nel tuo salone, se però me la impacchetti come “evento esclusivo e speciale solo per un cliente importante come me”. Saprò quindi di essere trattato come un VIP e non otterrò l’effetto di essere considerato uno che non si può permettere i servizi colore del tuo sistema colore a prezzo pieno in mezzo agli altri “cacciatori famelici di offerte” che scroccano il tuo lavoro.

Ergo, se vuoi vendere ai focus giusti, devi essere in grado di farti trovare distinguendoti dai tuoi concorrenti generalisti e stupirli come specialista del colore utilizzando un “sistema colore” che ti permetta di diventarlo veramente.

Se continui a pensare che la gente voglia solo il prezzo basso e guardi solo al prezzo, vivi in un mondo di ignoranza e fantasia che ti manterrà in emergenza quando addirittura non ti condurrà alla povertà.

C’è un problema però, le strategie che sto per passarti ti serviranno a poco o nulla quando la cliente entrando nel tuo salone troverà quattro o cinque servizi colore del tipo:

  • Colore
  • Riflessante
  • Colata di colore
  • Meches
  • Decolorazione

Non ti serviranno fino a che non svilupperai un “sistema colore” che ti permetta di:

  • mai problemi di risultato colore, né troppo rossi, né troppo gialli, né barrature o macchie, ovvero il tuo colore non si discosta mai dalla ciocca colore presente sulle tue cartelle colore in base al risultato che tu vuoi ottenere
  • mai problematiche di copertura dei capelli bianchi
  • mai problemi a soddisfare le clienti desiderose di un colore uniforme a saturazione naturale e che garantiscono una struttura naturalizzata risultando pieni e rifrangenti di una luminosità riscontrabile solo sui capelli dei bambini
  • lavorare con un“sistema colore” che gestisce meglio ed in modo intelligente la complessità della struttura del capello, rispetto alla classica ossidazione
  • formarti costantemente per scoprire i brevetti e gli aggiornamenti di un “sistema colore” che ti portano al successo replicandolo colore dopo colore, consolidando il successo ottenuto e mettendolo al riparo dalla concorrenza
  • con la giusta formazione prima e il suo aggiornamento semestrale poi ti garantisca risultati costanti anche del 20% in più (se il tuo salone già va bene), molto di più se come altri tuoi colleghi stai cercando invece di riposizionarti
  • ti permetta di avere meno errori – intesi come sorprese – assicurandoti la garanzia di risultato anche in quei casi più complessi e delicati e permettendoti di eliminare i NO che attualmente preferisci dire per non avere problemi trasformandoli in consulenze da vero professionista che utilizza un vero e proprio “sistema colore”
  • rendere il tuo luogo di lavoro attrattivo ed interessante per te e i tuoi collaboratori facendolo diventare inusuale ed originale per le tue clienti
  • lavorare in modo più facile rispetto a quello tradizionale, molto pratico e pulito, che riduce i tipici e sconvenienti “profumi” presenti negli ambienti di chi fa il tuo lavoro migliorando l’esperienza complessiva della tua cliente finale
  • rendere il tuo gesto quotidiano bello da guardare, innovandolo e facendolo vivere come esperienza unica alla cliente finale, acquisendo nei suoi confronti maggior valore
  • far diventare il tuo staff più veloce e pulito nella preparazione riducendo contemporaneamente i costi degli sprechi
  • recuperare con le sue unicità – unitamente allo sviluppo di servizi nuovi – il suo costo, il più delle volte superiore, a quello che stai utilizzando in questo momento (tranne 2/3 casi + 1)
  • far percepire al cliente finale un servizio più lussuoso, meno standard e ripetibile, conquistandolo per quello che realmente sei e divenendo riconosciuto da lui e dalla concorrenza come specialista del colore
  • ottenere performance importanti anche dal tuo listino servizi e contemporaneamente ricominciare a parlare una lingua diversa dalle tue clienti che oramai si comportano come se ne sapessero più e meglio di te

5 strategie lampo per salvare la tua attività dal fallimento, e che pretendono tu abbia un “sistema colore” in grado di mantenere le promesse che farai

Come promesso dal titolo ti regalo cinque strategie dall’efficacia immediata per mettere la tua attività sulla giusta strada.

Puoi fare quello che ti dico e prosperare, o attaccare la noia che la tua zona è differente, che la tua città è particolare e che i tuoi clienti sono strani.

Fai tu, libero mercato, libera scelta. 

1 Costruisci la tua lista clienti e incrementala nel tempo

Offri ai tuoi clienti un coupon sconto e la possibilità di ricevere altre offerte speciali, regali, coupon esclusivi via mail per registrarti alla tua lista.

Offri ai tuoi lavoranti 50 centesimi per ogni nome, indirizzo ed e-mail registrati correttamente.  Sì, si! Ho detto proprio 50 centesimi, cioè paga (incentiva? dillo come ti sembra più elegante e politicamente corretto) chi lavora con te per acquisire quei nomi, altrimenti non lo farà o lo farà così di malavoglia che i risultati saranno inutili.

Un salone può collezionare in un paio di mesi una lista di 600 persone in focus per un costo irrisorio di 300 €, che i tuoi lavoranti saranno lieti di ricevere come “bonus”. Tutti felici, i sindacati pure e siamo perfetti.

2 Colleziona i biglietti da visita dei tuoi clienti, molti sono imprenditori da prima di te

Metti un contenitore tipo boccia dei pesci sul bancone invitando i clienti che ne posseggono uno a lasciare il loro biglietto da visita per partecipare all’estrazione mensile di un premio.

Non fare la/o spilorcia/o … metti in palio un premio che faccia venire voglia di vincerlo e non un semplice proforma.

Raccogli i nomi delle aziende e invia bonus e promozioni “di gruppo” per i loro dipendenti.

Invita le commesse dei negozi più frequentati nella tua zona a fare il colore da te gratuitamente e vai oltre ogni aspettativa chiedendo di lasciare il tuo biglietto da visita a chi chiederà informazioni su chi le ha colorate. Lavora di fantasia, scoprirai che ne trovi più di me.

3 Fai gioco di squadra con altri artigiani o commercianti

Crea possibilità di cross-selling con altre attività connesse o sconnesse attraverso buoni sconto e promozioni coinvolgendo altri esercenti della tua zona o delle zone dalle quale vuoi ricevere clienti interessati.

CONNESSE: tutto ciò che riguarda l’immagine e il benessere della cliente: vestiti, accessori, centri estetici.

SCONNESSE: tutto il resto che ti venga in mente. Un esempio di cross-selling: con coupon di un bar per chi viene da te a fare servizi in pausa pranzo, tu offri il panino scontato e viceversa lui offre il tuo colore scontato. Passatevi i clienti.

Hai qualcos’altro in mente? Scrivilo subito avrai una idea anche tu no? Ti ricordo che questo è un articolo gratis non una consulenza privata.

Sì, ti hanno detto che queste cose implicano il fatto che tu esca dalla tua tana e dal tuo essere artigiano e faccia uno sforzo immane che si chiama “parlare” con le persone.

Dovrai contattare un po’ di esercenti, fissare appuntamenti per telefono, perderci tempo e spesso dovrai convincerli anche solo ad ascoltarti perché se sono come te sono convinti di non aver mai tempo di fare nulla perché sono troppo impegnati.

Ma quando l’avrai fatto, e avrai convinto qualche collega alla bontà delle tue idee e vi scambierete i coupon, entrambe le attività ne otterranno grande giovamento.

Crea dei coupon costantemente aggiornati con scadenza a breve in modo da incentivarne l’uso e far ritornare spesso i clienti in negozio.

4 Scrivi un articolo per il quotidiano locale come specialista del colore

Sì, lo so che non sei Camilleri e che alla fine tu volevi solo colorare, tagliare e acconciare, ma al mondo cattivo e brutto di questa tua passione proprio continua a non sbattergliene una fava.

Quindi o ti sforzi di diventare come ti ho detto uno specialista del colore e fai in modo che la tua zona di riferimento lo venga a sapere, o il tuo salone è destinato a faticare e rincorrere le bollette rimanendo indifferenziato e generalista come gli altri 10 tuoi concorrenti.

Serve che tu scriva un articolo interessante sul quotidiano locale della tua città e che fornisca informazioni preziose al tuo focus potenziale su come lavori.

Mi raccomando: per l’amor del cielo NON far scrivere l’articolo da un giornalista del giornale e non provare a chiedere a un’ agenzia “marketing” se può farlo per te.

Ciò detto, dai un bel titolo accattivante al tuo articolo, tipo, che ne so:

“I 10 segreti per allungare i capelli senza spendere 500€ di extension e mantenerli colorati e sani nel tempo”

Alla fine del tuo articolo rimanda i lettori a un link dove possono ricevere un buono sconto da utilizzare nel tuo salone, una consulenza colore gratuita, insomma qualcosa di valore che possa invogliarli a venire in salone o a darti l’amicizia su Facebook!

5 Metti il turbo al tuo sistema colore con i testimonial

La tua specializzazione sarà maggiormente percepita se oltre a dotarti di un “sistema colore” che ti permetta di distinguerti aumentando il numero dei servizi colore ciò che fai vedere su Facebook ha delle persone disposte a lasciare la loro testimonianza per te.

L’optimum sarebbe pubblicare il prima (come entrano con ricrescita) e il dopo (come escono con colori rifatti e splendenti) nel tuo salone con sotto un loro commento, dal loro Facebook di quanto siano soddisfatti dei tuoi servizi. In questo modo puoi usare il commento online per riportarlo su quello che pubblichi in giro.

Non essere timido. Prendi qualche cliente storico e semplicemente chiediglielo. Il fatto che tornino da tempo nel tuo salone significa che sono soddisfatti di ciò che fai. Magari qualcuno è timido o riservato, ma troverai chi sarà disposto ad aiutarti.

Se sei particolarmente timido, puoi offrire come ringraziamento in cambio della testimonianza un bonus, una cena, un trattamento gratis, quello che ti pare. No, tranquilla/o, non andrai in fallimento per una manciata di testimonianze, stai sereno.

Ora che hai un bel po’ di materiale gratuito sul quale lavorare, di quello che ti piace tanto ultimamente, ti invito comunque a riflettere su quali e quanti servizi colore troveranno nel tuo salone le nuove clienti al loro ingresso perché avrai solo una possibilità per mantenere le promesse che hai fatto.

Se vuoi conquistarle dovrai superare le loro aspettative, quindi non ti basterà di certo coprire i capelli bianchi con l’ossidazione che hanno tutti altrimenti abbiamo parlato per niente:

  • I biondi sono il tuo forte? Anche su lunghezze e punte?
  • I rossi tengono bene sulle lunghezze anche dopo un mese dal servizio colore?
  • Le tue clienti castane non si lamentano di eccessivi riflessi caldi?

Se è tutto ok allora dacci dentro. La crisi è solo un’idea, se sai cosa fare.

PS: se vuoi approfondire il “sistema colore” anche per il tuo salone QUI trovi diverse testimonianze di saloni che battono la crisi tutti i giorni, sono tuoi colleghi reali che puoi contattare e chiedere di me e del “sistema colore” che propongo.